Un duro attacco alla gestione dell’emergenza Coronavirus in Lombardia è stato sferrato oggi tra i banchi della Camera. Nel corso di una seduta dedicata all’informativa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è andato in scena un intervento di accusa alla sanità lombarda.

A scatenare la bagarre, che ha portato alla sospensione dei lavori a Montecitorio, sono state le parole del deputato M5S Riccardo Ricciardi. Intervenuto subito dopo il premier l’onorevole pentastellato ha parlato di “problemi gestiti in maniera assolutamente negativa”. Nel pomeriggio ha rincarato la dose l’ex ministro ai Trasporti Danilo Toninelli intervenuto così ai nostri microfoni: “Lega, che fallimento in Lombardia! I leghisti si arrabbiano in aula perché sono stati smascherati”.

Imminenti le reazioni dentro e fuori la Camera. Per commentare quanto accaduto Luigia Luciani e Stefano Molinari hanno intervistato il senatore della Lega Emanuele Pellegrini.

Ecco l’intervento del deputato Pellegrini a “Lavori in Corso”

Il M5S attacca la Lombardia per mettere zizzania

Quello che è successo in Lombardia, che purtroppo è ancora in corso, è diverso da quello che è successo in Veneto. I numeri che abbiamo avuto in Lombardia sono stati obiettivamente numeri da tragedia. Questo non si riesce a capire, o meglio non si vuole capire da parte del Movimento 5 Stelle.

E’ più conveniente attaccare la Regione Lombardia perché attaccando la Regione Lombardia si attacca Matteo Salvini, si attacca la Lega. E poi il distinguo tra la Regione Veneto e la Regione Lombardia, e questo il senatore Toninelli lo sa bene, è semplicemente una scusa per cercare di mettere zizzania”.

Gestione dell’emergenza in Lombardia

“Si poteva fare meglio. Tutto è perfettibile, un’amministrazione che faccia tutto perfetto al 100% non esiste. Io sono convinto che gli amministratori lombardi abbiano risposto all’emergenza al massimo delle loro capacità.

I numeri sull’ordinaria amministrazione ci dicono che la Regione Lombardia abbia il miglior sistema sanitario a livello nazionale. Questo troppo spesso ce lo dimentichiamo.

Non abbiamo nulla da nascondere, la Regione Lombardia non ha nulla da nascondere. Però io vorrei ricordare che la gestione della pandemia non è di competenza della Regione. Purtroppo il governatore Attilio Fontana si è ritrovato a gestire in molti passaggi da solo un’emergenza che doveva essere coordinata dal Governo centrale.

Il Presidente del Consiglio Conte, che in molti di questi passaggi avrebbe dovuto coordinare l’emergenza, non ha saputo coordinarla. In molti passaggi è evidente”.


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