Il Decreto “Cura Italia” è stato approvato dal Governo questa settimana , ma sono già moltissime le critiche arrivate dalle imprese e dai lavoratori autonomi. Quello che viene richiesto sono misure più sostanziose per supportare chi non sta lavorando in questo periodo, un momento in cui è assolutamente necessario che lo Stato dia il suo supporti alle fasce di popolazione in difficoltà.

In questo senso sono stati tantissimi i miliardi che le banche centrali dei paesi di tutto il mondo (come Usa e Giappone) hanno versato nell’economia per aiutare i lavoratori. Una politica in cui gli aiuti di Stato diventano prioritari rispetto ad altre “tematiche finanziarie” come spread, inflazione, deficit e pareggio di bilancio.

Come uscire da questa crisi? Quali misure permetterebbe all’Italia di rinascere economicamente?

Ecco il piano del Prof. Valerio Malvezzi per rispondere a questa situazione, un programma di otto punti: quattro da attuare immediatamente e altri quattro come obiettivo di medio termine.

“Partiamo da cosa non farei oggi: non venderei il paese alla troika, la cosa che più mi preoccupa è questa ricetta. Se io sento dire che il MES aiuterà l’Europa è una presa in giro. Il MES è un cavallo di Troia, quelli della finanza che dicono che il MES serve ad aiutare l’Italia sono dei figli di… è evidente che se mi inchino ai grandi speculatori della finanza internazionale, poi loro chiedono in cambio le riforme. Se non avete capito che tipo di riforme ci chiedono, chiedetevi come mai noi oggi abbiamo 3,2 posti letto negli ospedali e la Germania ne ha 8.

I quattro punti da attuare subito

  • L’organizzazione mondiale del lavoro stima 25 milioni di disoccupati. Quindi per prima cosa bisogna fare un fondo di solidarietà per tutti quelli che perdono il lavoro. Quanto costa? 20 miliardi? Benissimo c’è una Banca Centrale Europea che clicca un bottone e si distribuisce Helicopter Money, soldi nelle tasche della gente. Così aumenta l’inflazione? Ma scusate con i morti portati via dai militari a Bergamo per voi il problema è l’inflazione?
  • Secondo un piano di investimenti pubblico. Tutte le cazzate che ci hanno raccontato negli ultimi 20 anni – tagli alla sanità, tagli alla pensione, tagli ovunque – adesso capiamo che erano tutte scemenze. Abbiamo capito che serve alzare la spesa pubblica e non mi vergogno di dirlo, la spesa pubblica è un bene, è il motivo per cui esiste lo Stato.
  • Terzo è evidente a questo punto che bisogna fare dei titoli speciali che vengano sottoscritti dalle famiglie italiane.
  • Quarta cosa immediata è usare le monete fiscali o i minibot.

Nel medio termine altre quattro misure.

  • La prima cosa è abolire l’articolo 123 del TFUE, ciò quello che stabilisce che la BCE è indipendente dalla politica. Io da cittadino voglio che la BCE risponda a me, devo essere io a dire cosa fare attraverso i miei rappresentanti.
  • Secondo, non si senta mai più parlare del MES. Perché se c’è una Banca Centrale che funziona il MES è una sovrastruttura che serve solo a rendere schiavi gli Stati.
  • Terzo abolire per sempre i parametri privi di fondamento scientifico come il 3% di deficit-PIL.
  • Quarto e ultimo punto strategico politico, bisogna riscrivere chiaramente che l’obbiettivo non è la tutela degli spread, dell’inflazione o della finanza, ma la piena occupazione. Questo in quella che chiamo “economia umanistica” sarebbe questo il pilastro e obiettivo fondamentale”.

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