L’emergenza coronavirus in Italia non sembra ancora aver superato la fase di crescita esponenziale, con il numero di contagi e di decessi che aumenta di giorno in giorno. Tra le criticità che rendono difficile la lotta a questo virus vi sono il lungo periodo di incubazione – circa 14 giorni – e i tempi necessari per avere i risultati dei tamponi. Le difficoltà nella diagnosi del COVID-19 rendono molto spesso tardivo l’intervento medico e l’isolamento per evitarne la diffusione.

Il Campus Bio-Medico ha però sviluppato da pochi giorni un sistema di intelligenza artificiale per la diagnosi precoce e il monitoraggio della delle polmoniti da coronavirus. Grazie ad una enorme banca dati, partendo dall’analisi di una tc, questo sistema è in gradi di diagnosticare in soli 20 secondi la presenza di una possibile polmonite da COVID-19.

Questa intelligenza artificiale per la diagnostica del coronavirus è stata realizzata sotto la guida del direttore della Uoc di Diagnostica per immagini prof. Cosimo Quattrocchi.

Ecco l’intervista di Luigia Luciani e Stefano Molinari a ‘Lavori in Corso’.

“Abbiamo installato da due giorni una piattaforma di intelligenza artificiale per la misura della compromissione polmonare per pazienti con polmonite da COVID-19. L’intelligenza artificiale è una tecnologia molto nuova in radiologia e ha il vantaggio di gestire alti volumi di dati – molte immagini al secondo – e di consegnare al radiologo un referto in pochi secondi.

Questi sistemi sono costruiti su una serie di dati di partenza e attraverso un apprendimento progressivo riescono poi a sviluppare un algoritmo di analisi che permette di fare diagnosi di nuovi casi. La popolazione che è stata utilizzata per questo sistema è quella di Wuhan, grazie alle immagini tc dei colleghi cinesi è stato sviluppato questo sistema che permette oggi di misurare in pochi secondi il volume di polmone compromesso, con caratteristiche tipiche del COVID-19″.


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