Il giornalista Rai, conduttore di ‘Dribbling’ Alessandro Antinelli ha commentato ai nostri microfoni il difficile momento amministrativo del calcio italiano, dalla confusione di Parma Spal alla prospettiva sui mesi futuri, Champions ed Europeo inclusi, per i quali a detta del giornalista si dovrebbero decidere nuove date che consentano di respirare al calendario della Serie A, la cui regolarità è, secondo Antinelli, totalmente compromessa.

Ascolta l’intervista!

Come giudichi la confusione delle ultime ore in Serie A?

Le parole di Spadafora arrivano poco dopo mezzogiorno, chiaramente qui è la tempistica che fa pensare: si entra in campo alle 12:30, alle 12:15 arriva la dichiarazione di Spadafora e il Consiglio dei Ministri fa la conferenza alle 2:30 di notte: siamo in ritardo su tutto.
Questo fa capire come siamo in difficoltà al livello di catena di comando in Italia, perché adesso l’Inter è a Torino, le squadre che dovevano viaggiare si sono già spostate, avrebbero potuto non giocare e non contagiarsi ma il problema è che sono già partiti. Hanno fatto un decreto in cui si dice “non si esce dalla Lombardia” e l’Inter ne è uscita ieri.
Credo che il tweet di Tommasi (“Fermiamo il campionato“) e le esternazioni di una personalità come Balotelli che ha detto “non si scherza con la salute” abbiano anche spinto il Ministro dello Sport a fare la sua esternazione, giusta secondo me, ma sbagliata nei tempi. Siamo a ridosso delle partite e ti devi fare delle domande perché hai deciso mercoledì di giocare a porte chiuse, siamo a domenica e le zone rosse sono state stabilite: a mio modo di vedere si sarebbero dovute annullare le partite al delinearsi delle zone rosse. Farle giocare è contro il suo stesso decreto.

Pensi che il campionato possa davvero continuare alla luce dei fatti?

Ora si dovranno riunire ulteriormente, mettere un’altra linea di delimitazione, come l’inizio delle scuole verso il 3-5 aprile e poi vedere strada facendo se sarà possibile ricominciare. E’ chiaro che questo slittamento del calendario comporta uno spostamento anche del campionato Europeo perché per recuperare e finire regolarmente devi giocare a giugno, quando c’è l’Europeo. Quindi deve spostarsi tutto.

E’ giusto parlare ancora di “regolarità del campionato”?

E’ un campionato totalmente falsato, è del tutto evidente.
Anche laddove tu possa recuperare e giocare più avanti hai interrotto uno stato di forma del momento, per cui sarà un campionato falsato.
Non parliamo oggi di campionato annullato, aspettiamo, vediamo. Probabilmente se sarà fermata la Serie A si deciderà di farla riprendere i primi di aprile in caso ci siano le condizioni minime per garantire la sicurezza degli atleti, altrimenti la decisione definitiva verrà presa dopo quando non ci saranno più finestre per recuperare.
Se perdi il mese di marzo e hai già delle partite di febbraio sicuramente devi far annullare o far scivolare l’Europeo un mese in avanti così come le Olimpiadi.

Hai sostenuto che il campionato sia ormai falsato. Si può dire lo stesso della Champions?

Bisognerà vedere quale sarà la disposizione Uefa, perché se accendendo la Tv vedi gli stadi della Premier pieni, in Germania vedi ancora il pubblico, ma anche lì il virus ha preso piede, come nella stessa Francia. Bisognerà arrivare a una decisione centralizzata anche sulle coppe.
Dopodiché come diceva ieri Gravina nella mia trasmissione ‘Dribbling’, una sola positività di un giocatore di rilevanza internazionale ferma le coppe e ferma il campionato.


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