Primo tempo bellissimo dell’Inter. Calcio disegnato alla lavagna e riportato in campo. Zero a uno, ma che andava stretto. Applausi, complimenti. Era dal 1970 (gol di Bertini) che l’Inter non segnava da queste parti.
Barca messo male e quasi per dispetto da Valverde. Che ha poi cambiato, inserendo Vidal e mettendo De Jong regista. Un’altra partita. Intendiamoci, non il Barca che premeva alto e non ti faceva respirare. Ma intanto anche Messi, infilato al centro, si faceva vedere e se si muove lui sono dolori.
L’Inter, sorpresa e chiusasi in casa, ha preso i due bellissimi gol di Suarez, sprecando così l’occasione della vita: vincere la partita impossibile. Pianti e rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato.
Inter anche con un solo punto in tasca, come lo Slavia, con Barca e Borussia a quattro. Il giudizio, nell’insieme, è positivo per l’Inter, ma quel secondo tempo lascia credere che il lavoro di Conte non sia ancora completato. E adesso c’è la Juve.

Roberto Renga