Anche se è a capo di un’associazione che si chiama “Lombardia-Russia”, anche se si occupa da anni dei rapporti tra Lega e Mosca, organizzando lui stesso degli incontri, come ammesso da Gianluca Savoini, il ministro dell’Interno in una conferenza alla Camera ha smentito di aver richiesto la sua presenza negli ultimi impegni ufficiali sull’asse italo-russo.
Matteo Salvini è rimasto piuttosto irritato in conferenza per le domande sull’indagine della Procura di Milano riguardo i soldi russi che sarebbero arrivati da Mosca per la campagna elettorale della Lega, ma non deve affatto preoccuparsene, non secondo l’editorialista del “Il Fatto Quotidiano” Antonio Padellaro, intervenuto a Lavori in Corso.
“Nessun danno elettorale”
“Il tono delle risposte di Salvini è un modo per sdrammatizzare e buttarla in caciara, come altro il ministro non può fare, ma dal punto di vista del consenso gli nuocerà zero, nonostante tutto: Salvini si rende conto che questo Savoini è un personaggio da lui molto conosciuto, se la cosa è così ridicola non so capire perché non abbia sconfessato il fatto che sia un impostore“.
Il problema del consenso per Padellaro non ci sarebbe per due motivi in particolare: “Oggi come oggi non ci sono problemi dal punto di vista elettorale. Questa vicenda non riguarda i temi della propaganda di Salvini che conosciamo tutti, quindi per ora non si muoverà nulla da questo punto di vista. Inoltre l’opposizione in questo momento mi sembra totalmente incapace di creare problemi anche minimi“.
Problemi con Putin?
Un aspetto sul quale il vice premier si trova però in difficoltà sembra però essere la stessa alleanza con Putin, nonostante l’indagine sui soldi russi alla Lega: “Ho l’impressione che certi avvicinamenti verso Trump da parte di Salvini non siano piaciuti per niente a Putin, che intrattiene sempre una rivalità per la supremazia con il presidente americano“. Chissà se con l’esito della magistratura questi rapporti presumibilmente traballanti saranno ancor più messi alla prova, ciò che sembra certo è che la questione difficilmente si ripercuoterà su un eventuale voto alle urne.
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