Se lo stanno chiedendo in pochi se valga la pena spendere 70 milioni per ingaggiare Romelu Lukaku dal Manchester United, ma soprattutto in pochi si stanno chiedendo se questi soldi l’Inter non li abbia già in casa.
E’ appurato come Mauro Icardi, per assecondare i capricci di Wanda Nara (che credeva di assecondare quelli del marito-assistito) si sia incredibilmente svalutato rispetto allo scorso settembre. Troppe le partite a cui ha assistito dalla tribuna, troppe pretese, negoziate in malo modo quelle dell’agente, ormai divenuta un pesante fardello sulla figurina di Icardi, non più preziosa merce di scambio negli Hotel del calciomercato, bensì anonima iconografia di cui disfarsi.

Bisogna però imparare a scindere la valutazione dal talento, i soldi dai piedi, e quelli Icardi ce li ha sempre buoni. Lo fa notare qualcuno alla Pinetina, se non nella Nord di San Siro, salvo essere sommerso di critiche da parte di una tifoseria che si sente tradita, non a torto. Certo è che svendere un talento come quello dell’argentino per prendere, sì, un attaccante top del calcio inglese, ma che comunque molti stentano a definire migliore rispetto al capitano nerazzurro, sarebbe una grossa seccatura per una stagione che dovrebbe promettere bene, a prescindere dall’arrivo di Conte in panchina.

Gol segnati

Per Lukaku non è stata la stagione migliore dal punto di vista realizzativo: 12 gol segnati in 32 match disputati non rendono giustizia alla reale potenzialità offensiva del belga. Gli infortuni rimediati nella gara di Champions contro la Juventus e a marzo col Bournemouth hanno influito pesantemente sulla media stagionale di un gol ogni 177 minuti in Premier. Uno coi suoi mezzi può senz’altro fare di più.

Sappiamo bene cosa è successo a Icardi per arrivare a segnare “soltanto” 11 gol in Serie A, una cifra esigua, ma poi bisogna anche dare un’occhiata al minutaggio.
Con 2267 minuti giocati la sua media gol è simile a quella del possibile “sostituto” Lukaku, con una marcatura ogni 206 minuti. Più minuti giocati a inizio stagione per lui rispetto all’attaccante dello United, poi il nulla: ecco la vera causa di questi numeri che di certo non appartengono a Maurito, quello vero.

Età, costo del cartellino, caratteristiche tecniche

Con 191 cm per 95 kg la punta belga di origini congolesi unisce la quantità del suo fisico alla qualità dei piedi. Ottimo giocatore di sponda, Lukaku ama far salire la squadra e servire i compagni sulla corsa; inoltre è molto bravo a ricevere palla e andarsene lateralmente insieme al centrale per creare spazi per eventuali seconde punte o per gli esterni. Il jolly del repertorio è il colpo di testa: insomma, l’attaccante classe 93′, apparentemente un gigante da area è invece un giocatore volitivo e dedito alla manovra. Valore: 75 milioni (secondo Transfermarkt).

Finalizzazione e forza fisica sono caratteristiche che – con diversa intensità – Icardi condivide col “collega” del Manchester United.
A queste l’argentino aggiunge la maggior dedizione nell’attacco alla profondità: paradossale se pensiamo che Icardi è meno robusto e alto di Lukaku. Nonostante ciò le abilità aeree non sono da meno, anche per ragioni di posizione, Icardi passa infatti molto più tempo in area rispetto al belga, e ama finalizzare dall’interno dei 18 metri.
I dati anagrafici sono pressoché gli stessi, il bomber dell’Inter è più vecchio della punta dello United di tre mesi (19 febbraio 1993- 13 maggio 1993), tempistiche pressoché ininfluenti per il calciomercato. Valore: 80 milioni.

Rapporto presenze – gol totali

Il totale delle reti segnate tra campionato, coppe nazionali e coppe continentali per Romelu Lukaku è di 187 marcature segnate in 411 presenze.
Mauro Icardi è invece artefice di 135 gol in 252 partite: ammesso che il bomber di Rosario non abbia perso il suo talento l’Inter potrebbe avere gli oltre 80 milioni necessari per ingaggiare l’attaccante dei Red Devils in casa: impossibile intavolare una trattativa con intenzioni riconciliatorie, ma i numeri parlano chiaro.


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