Il legame del matrimonio è così pesante che si deve essere in due per portarlo, spesso in tre“. Chissà se l’autore, Alexandre Dumas padre, avendo la possibilità di toccare con mano croci e delizie della società odierna, avrebbe circoscritto questo suo aforisma o avrebbe allargato il concetto a più sfumature del tradimento.

Complice anche l’avvento e l’utilizzo dei social network e di nuovi siti d’incontro, l’infedeltà non si limita, da tempo, solo all’atto fisico, ma sfocia in un feeling che va al di là dello sfiorarsi. Ed è in quel momento che entra in gioco il tradimento emotivo, ovvero quel meccanismo che scatta quando si rimane affascinati da una persona che non è il proprio partner ed è esterna alla coppia.

Anche se la sfera fisica non viene toccata, quello sguardo in più, quella chiamata in più, quel sorriso in più fanno sì che, benché si provi inizialmente a rifiutarla, prenda piede l’infedeltà e che ci si concentri sempre di più su quella persona. Ed ecco che ogni pensiero va lì, e si arriva persino ad immaginare un futuro l’uno accanto all’altra.

Ma è davvero così circoscritto questo legame, tanto da non temere per la salvaguardia del rapporto con la vostra dolce metà? Oppure il tradimento emotivo è qualcosa di ben più insidioso rispetto a quello prettamente fisico? Ecco 5 motivi che possono indurci a pensare che questa forma di infedeltà sia peggiore.

  1. Un legame molto stretto: alzi la mano chi, nella propria vita, non ha mai desiderato di essere ascoltato e capito fino in fondo da una persona a voi vicina. E, guarda caso, quella persona è l’oggetto dei vostri pensieri, con la quale riuscite a stringere, step by step, un legame stretto, in alcuni casi inossidabile. Tentare di rinunciarvi è sempre più ostico, per non dire impossibile, specialmente non potete fare a meno di avere quella persona nella vostra vita.
  2. Senso di colpa: non essendo stato consumato sul piano sessuale e fisico, c’è la tendenza a pensare che il tradimento emotivo sia meno vincolato ai sensi di colpa o, per alcuni soggetti, ne sia addirittura scevro. La vostra coscienza è, quindi, più portata a tacere, in barba alle dinamiche con il/la vostro/a partner. In realtà quest’aspetto si rivela uno specchietto per le allodole nella maggior parte dei casi e pone in evidenza un distacco dalla vostra dolce metà non così semplice da dribblare.
  3. Lamentarsi del partner: galeotta fu la confidenza di troppo, frutto di un altro, rapido avvicinamento alla persona desiderata. I difetti del o della partner spuntano in più di un discorso, spingendovi a mettere sul piatto della bilancia tutte le differenze tra la vostra dolce metà e la persona esterna alla coppia. Una pratica quantomeno insidiosa per chi è deciso a salvare il proprio rapporto a due.
  4. Autoconvincersi del ‘siamo solo amici’: attendete ogni sua chiamata e non vedete l’ora di rivedere la persona che è entrata a far parte della vostra vita. Vi manca, persino. Ma la risposta che vi date è sempre la stessa: “non c’è pericolo, siamo solo amici“. Peccato che, a forza di tentare di insabbiare quello che vi detta sia la ragione che l’istinto, si ottenga esattamente il contrario. E la minaccia di un’eventuale crisi con il/la proprio/a compagno/a si fa sempre più incalzante.
  5. Sottovalutare una minore interazione con il partner: è un dato di fatto che la routine fa parte di ogni coppia, più o meno consolidata. Ma prenderla sotto gamba, rintanandosi nei propri pensieri o fossilizzandosi solo su alcuni argomenti di conversazione, non aiuta a renderla piacevole. Anzi, contribuisce ad aumentare il divario nella coppia.