Per fortuna della Juventus il campionato è finito. I campioni d’Italia perdono l’ultima partita ma, per la cronaca, concludono una striscia modestissima che vede l’ultima vittoria risalire al 20 di aprile, quando il successo sulla Fiorentina significò l’ottavo titolo consecutivo.

Da allora roba piccola, brutto football, pareggi e sconfitte, infortuni, delusioni. Allegri lascia una squadra da rinfrescare, se sarà Maurizio Sarri l’uomo chiamato al compito prevedo sangue sudore e lacrime ma idem per Jurgen Klopp che non potrebbe accettare certi atteggiamenti. Visto per la milionesima volta Dybala indolente, mai pericoloso, povero di idee e scarso di fame, rivisto il solito Rugani che è acqua tiepida, come De Sciglio.

Okkey, non è questa partita a fotografare la stagione ma certi segnali, anche in una amichevole come è stata quella di Genova, sono significativi. Di contro la Samp onora il saluto prima delle vacanze, il cielo è sempre più blu canta Rino Gaetano e Ferrero, forse pure lui sul punto di lasciare, può essere felice di questa squadra. Fabio Quagliarella ha ricevuto il premio di capocannoniere, non ha segnato ma Giampaolo gli ha concesso il tributo dei tifosi e anche della panchina bianconera. Da oggi si parla e si scrive del nuovo allenatore, a Genova e a Torino.  

Tony Damascelli