Un giorno, era Milano, era l’assemblea, una delle mille, della Lega calcio, Zamparini, particolarmente eccitato, si alzò dalla sedia e furente accusò alcuni club di falsificare i bilanci. Ne era convinto, forse sicuro ma non aveva documenti in mano o nei cassetti.

Un altro giorno, era Milano, era il tribunale del calcio, hanno deciso di mandare il Palermo all’ultimo posto della serie B e di radiare il revisore dei conti dello stesso club mentre per Zamparini di cui sopra, la storia è comunque finita.

Finita nelle chiacchiere e nelle promesse, finite e sfinita nelle promesse non mantenute, finite in affari di mercato sontuosi, l’ultimo legato a Dybala, prima a Cavani e ancora Toni e Amauri e altri cento, denari che non hanno reso grande il Palermo, invece rimasto sull’isola come naufrago, stracciato e umiliato, con la sabbia nelle mani dopo aver costruito il castello della promozione, in ultimo stadio gestito da Delio Rossi trascinato anch’egli in questo vortice maligno.

La giustizia sportiva ogni tanto si ricorda di essere giustizia ma sbaglia i tempi, interviene a gamba testa sull’ultima giornata di campionato, mandando a gambe all’aria i play off della promozione e quelli della retrocessione che qualche ignorante, e sono moltissimi, continua a chiamare e scrivere play out, termine inglese che non significa nulla ma veramente nulla perché trattasi di giochi ulteriori per dirimere un pareggio, play off, dunque mentre play out che roba è?

Lunga e noiosa digressione, torno al Palermo che si ritrova ultimo e svergognato da chi non ha detto la verità, anzi l’ha celata, camuffata, iscrivendosi a tornei senza averne i titoli bancari ma soltanto la propria storia che fu illustre con Lanza di Trabia che, nella sua vita brillante, tra milioni di vicende inventò pure il calcio mercato, trastullandosi con i denari all’hotel Gallia di Milano. Vennero altri eroi e presidenti, Renzo Barbera uno degli ultimi signori antichi che hanno avuto la fortuna di non conoscere il calcio contemporaneo, figlio di inciuci, inguacchi e roba varia e avariata.

Zamparini Maurizio ha fatto la fortuna propria tra Venezia e Palermo, gli piacevano dunque le città di mare e di porto, stavolta va alla deriva e la squadra si nasconde tra i bassifondi della classifica e della cronaca.

Tony Damascelli