Four Four Two, magazine inglese dedicato al calcio, scrive qualcosa di interessante riguardo al confronto tra le due competizioni europee per club, riportando alcuni dati che portano ad una domanda provocatoria: Meglio l’Europa League o la Champions League? La risposta oggi non è scontata come qualche anno fa.

Facendo un confronto notiamo subito che l’Europa League ha quasi il doppio della partite della Champions: 205 rispetto a 125 per la precisione. Ci sono stati 521 gol in 192 partite nell’Europa League di questa stagione, con una media di quasi tre a partita,uno ogni 32 minuti. Di questi 105 sono arrivati ​​negli ultimi 14 minuti di gioco.

Ciò che distingue l’Europa League dalla Champions League è l’assoluta imprevedibilità dei risultati. Mentre le fasi a eliminazione diretta della Champions League sono in gran parte dominate da club d’élite come Real Madrid e Bayern Monaco, l’Europa League è piena di squadre meno conosciute che puntualmente scuotono l’ordine naturale delle cose.

La grande quantità di squadre, provenienti dai più disparati angoli d’Europa, arricchisce questa competizione.

Quest’anno non è diverso, con Eintracht Francoforte e Slavia Praga ai quarti di finale. Ma anche con la storia meravigliosa del Dudelange, squadra semi-professionistica lussemburghese che ha pareggiato col Betis Siviglia e quasi battuto il Milan, che ha svariate Champions nel Palmarès.

Questa eterogeneità si vede anche nei numeri: 16 diverse nazioni hanno raggiunto la finale di Europa League o di Coppa UEFA, rispetto a 13 in Coppa Campioni o Champions League. I tifosi apprezzano molto questa caratteristica, perché hanno la possibilità di fare trasferte in grandi città europee che non siano sempre Barcellona, Madrid o Manchester.

La qualità complessiva del torneo cresce di anno in anno. Immaginando di non conoscere la posta in palio, vedreste più volentieri Napoli-Arsenal o Liverpool-Porto?  O, ad esempio, per tornare alla fase a gironi, Lazio-Marsiglia o Lokomotiv Mosca-Galatasaray? La Champions, per come è strutturata oggi, offre partite alla pari solo in rare eccezioni prima delle semifinali.

Certo i più forti sono in Champions, i premi sono enormi, la visibilità mondiale, e in palio c’è un posto nella storia.

La competizione numero uno rimane sempre la Champions League. Ma finalmente, come dimostra il cammino del Napoli quest’anno, anche in Italia abbiamo finalmente capito che l’Europa League non è una competizione minore.

Mourinho non sarebbe dove è oggi se non avesse vinto la competizione con il Porto nel 2003. L’atletico Madrid ha iniziato un periodo d’oro 10 anni fa proprio con la vittoria in questa coppa. Ma basta leggere i nomi delle squadre campioni negli ultimi 10 anni: Chelsea, Siviglia, Atletico, Manchester United, Porto. Non proprio società di secondo piano.

Marco Napoleoni