Fuori dalle righe, sincero, mai politically correct, ma Massimo Ferrero ha anche dei difetti. Per esempio molti tifosi della Sampdoria non gradiscono troppo le dichiarazioni a cui si è lasciato andare ieri in TV, riguardo l’ipotesi di succedere a James Pallotta alla guida della Roma: oggi a Radio Radio il presidente della Samp ha voluto “correggere il tiro”.

Oggi la Samp è la mia vita ed è la mia azienda. Poi un domani chissà“.
Si sa, Ferrero dal cuore romano ha sempre sognato un ruolo di spicco nella Capitale, il che non dovrebbe necessariamente avvenire come patron della società giallorossa perché il presidente della Samp auspica da tempo di avere sotto mano il tanto dibattuto stadio Flaminio, offerto alla Lazio qualche giorno fa e invece negato a lui, che contrariamente alla società biancoceleste nutre un profondo interesse per la struttura: “Sono due anni che chiedo alla Sindaca Raggi un colloquio per dire di ridare il Flaminio ai romani. Nessuno mi ha mai contattato. Sono avvelenato. Mi dissero di contattar Frongia ma poi non mi hanno più fatto sapere nulla. Sembra che abbiano il prosciutto alle orecchie.

Mi piange il cuore a vedere quel posto in preda ai topi“, ha detto Ferrero, “io dove la faccio l’accademia della Sampdoria? Perché il Flaminio non può essere un luogo adatto?
Oltre alla struttura che vorrebbe vedersi assegnare da parte del Comune di Roma per riqualificarla, Ferrero ha poi parlato di ciò che invece è stato suo ma che poi alla Roma si è riqualificato in modo poco ottimale, parliamo ovviamente di Patrik Schick: “Deludente? Lo lascino libero in campo e vedete che diventerà uno shock“.

Le domande degli ascoltatori lo hanno inoltre stuzzicato sulla sua vita privata, oltre che sulla sua attuale squadra: “Vendere la Samp a Vialli? Se arriveranno proposte serie e concrete sarò il primo a farvi sapere“.
Ecco l’intervista completa.