Ospite in diretta a Un giorno speciale Piero Mazzocchetti, celebre cantante e volto televisivo, ha detto la sua sull’ultimo Sanremo e sul mondo della musica contemporanea.

Introdotto dalle note di “L’eterno respiro del mare“, brano virtuoso che mette in risalto tutte le molteplici sfumature della sua voce, figura nei nostri studi, durante la diretta di “Un giorno speciale”, Piero Mazzocchetti, noto ed istrionico artista del canto lirico e leggero.

Entrando nel merito della vittoria di Mahmood e del Festival di Sanremo che, come ha ricordato lo stesso Mazzocchetti è “la kermesse più importante del nostro Paese”, il cantante ha espresso un proprio punto di vista, asserendo che “c’è uno scontro tra due epoche, tra due mondi diversi, tra la stampa che forse, in questi anni, è stata un po’ distratta e non ha più la chiave di volta per decifrare il codice dei giovani, e i ragazzi che fanno della musica anche di rottura sociale.”

Parlando invece di Ultimo e della sua “I tuoi particolari”, il Maestro ha rivelato che il brano gli è “piaciuto molto. Avendo un’accademia in Abruzzo, oggi i ragazzi s’interfacciano con la musica di Ultimo, con il rap, con influenze e contaminazioni indie… C’è, insomma, un cambiamento radicale, anche nella forma degli arrangiamenti. Credo che debba esserci attenzione all’ascolto: la stampa ma anche il pubblico da casa deve prestare più attenzione nell’ascoltare la musica e cercare di decifrare quei codici che, oggi, sono difficili da decrittare. Nel palco dell’Ariston, 24 canzoni hanno altrettanti stili completamente diversi, e rimane difficile avere una coordinazione adeguata, quindi a volte il pubblico è un po’ spaesato nella proposta musicale“.

Cercando di non fare polemica ma informazione obiettiva, il televoto, che ha il 50%, probabilmente dovrebbe essere un po’ rivisto. Dovrebbe avere un 70 o 80% di possibilità per decidere quale sia il vincitore di Sanremo o, per lo meno, il gusto popolare deve essere più forte, ma oggi l’Italia è cambiata. Non sono solo gli italiani che votano: c’è l’integrazione, tantissime etnie che si sono insediate, un forte centro propulsore dell’Italia che lavora, che decide, che ascolta la musica. Dare la possibilità agli italiani di votare significa dare un’omogeneità e una trasversalità della votazione, forse, più obiettiva, perché loro sono contaminati” ha concluso Mazzocchetti, rispondendo alla domanda sulle modalità di votare ed eleggere il vincitore di Sanremo.