C’è il derby. A Milano. Sfida tra dollari e renminbi che sarebbe la moneta cinese. Siamo tutti d’accordo, quello è l’evento, anche se di seconda fila, considerata la classifica ma sempre derby meneghino resta.

Ma sarebbe opportuno concentrare l’attenzione su un altro grande appuntamento: Chievo-Atalanta. Trattasi della prova di appello per Gasperini la sua Atalanta è meno Dea del solito e Percassi sente odore di bruciato. Semmai è il Chievo, in serie A per grazia e plusvalenza ricevuta, a interessare la folla dei curiosi: fotografi e televisioni lottano per il primo piano di Ventura Giampiero, reduce da se stesso e dalle malefatte azzurre.

E’ il momento suo, è il grande, si fa per dire, rientro, è la riscoperta del calcio di serie A, dopo aver usmato da lontano l’aria mondiale ed essersi reso protagonista della ritirata di Russia. Ventura cerca di salvare l’insalvabile, è robetta sua, di categoria, potrebbe anche farcela visto il resto del convento ma che non osi tornare sull’argomento azzurro. Mancini non gli ha preso il posto, semmai era comunque vacante dopo l’uscita di Conte. Prepariamo i tamburi, da Zanzibar a Verona il prezzo è giusto.