Sorprendente il dato che evidenzia come, nonostante il caro-prezzi, sia ancora possibile acquistare un immobile a prezzi davvero stracciati
Dalle grandi città, alle provincie. Quelle piccole, minuscole, tipico del frammentato territorio italiano, dove il cartello che certifica l’inizio del paese dista magari solo poche centinaia di metri da quello che sottolinea la fine dello stesso.

L’Italia brulica di paeselli e di piccole frazioni, i cui confini sono spesso, come appena sottolineato, labili. La vita in queste realtà è ovviamente ben diversa da quella delle metropoli che oltretutto, per stare al passo coi tempi, si starebbero ‘europeizzando’ sempre di più.
Un tratto distintivo di città come Roma, Milano, Napoli, Firenze e Torino è ovviamente l’elevato costo presentato a qualsivoglia cittadino che volesse acquistare un immobile. Nella citata realtà meneghina, ad esempio, si arrivano a superare i 15.500 euro al metro quadro come costo per un abitazione. Per non parlare dei box auto, ovviamente nemmeno ascrivibili alla categoria ‘case’.
Il sommerso della nostra penisola regala però anche occasioni imperdibili. Con prezzi che rimandano ad un’altra epoca, se non fosse che la moneta corrente (l’Euro) nemmeno esisteva quando le case erano beni accessibili ad una ‘normale’ famiglia composta da due lavoratori del settore pubblico.
Il rapporto pubblicato dal sito ‘Money.it‘ è davvero sorprendente nel suo resoconto sui comuni più economici d’Italia dal punto di vista della compravendita del ‘mattone’.
Dal Piemonte alla Sicilia, tutte le occasioni low cost sugli immobili
Curiosamente, sebbene notoriamente il reddito pro capite dei comuni del Settentrione sia sensibilmente più alto di quelli del Centro-Sud, il primato del comune più economico d’Italia come prezzo al metro quadro spetta a Mossa, piccola cittadina nel Biellese, dove il prezzo medio è di 344 euro al metro quadrato. Il che significa che una casa di 100 mq può venire a costare meno di 35.000 euro.

Il secondo posto spetta a Partanna, comune in provincia di Trapani, dove comprare casa costa 423 euro al metro quadrato, seguita da Borgorose, nel reatino, con 460 euro. Incredibile come il podio delle cittadine più economiche per acquistare un immobile sia occupato da realtà tanto diverse geograficamente quanto simili sotto l’aspetto del mercato immobiliare.
Più in generale, allargando il discorso alla Top Ten dei comuni in cui è possibile acquistare una casa a prezzi che sembrano fermi da 30 anni, spiccano anche Mussomeli e Favara in Sicilia, Crosia in Calabria, Guagnano in Puglia, Ormea in Piemonte, Agnone in Molise e Castell’Azzara in Toscana.
Concludiamo con un mini excursus sui capoluoghi di provincia meno cari d’Italia. Qui primeggia il Centro-Sud, con Isernia (Molise) e Crotone (Calabria) che si attestano rispettivamente sui 1050 e 980 euro al metro quadro.










