Il campione altoatesino incassa con preoccupazione le parole del dirigente: a breve potrebbero esserci dei dolorosi cambiamenti
La stagione dell’ATP, sempre più compressa a livello di calendari, e per questo sempre più criticata dai diretti protagonisti in campo, volge ormai al termine.

Carlos Alcaraz e Jannik Sinner hanno dominato il 2025 non solo a livello di titoli Major (anche nel 2024 si erano spartiti equamente i titoli del Grande Slam) ma anche nell’esercizio di una superiorità manifestata con pochissimi inciampi anche negli altri appuntamenti dell’anno.
Di fatto, se escludiamo l’inopinata sconfitta dello spagnolo al Rolex Masters 1000 di Parigi e la sconfitta dell’azzurro al cospetto di Bublik ad Halle, i due sono sempre arrivati in finale nelle competizioni a cui hanno preso parte.
Altra piccola eccezione, a livello statistico, è rappresentata dal ritiro per crampi di Jannik a Shanghai, quando solo un problema fisico gli ha appunto impedito di competere fino alla fine nel match contro Tallon Griekspoor.
I due grandi rivali dell’era moderna stanno affilando le loro racchette per sfidarsi anche nell’ultima grande kermesse del 2025: le ATP Finals di Torino.
Il fuoriclasse di San Candido è chiamato a difendere il titolo, e i 1500 punti ATP annessi, conquistati 12 mesi fa, mentre l’iberico vuole a tutti i costi migliorare il risultato dello scorso anno, quando uscì di scena addirittura in regime di Round Robin.
Per il giocatore altoatesino l’appuntamento con quello che fino al 2009 era denominato ‘Master’ ha ovviamente un sapore particolare, visto che si gioca in una Torino già pazza di entusiasmo per le prodezze del campione. A breve però qualcosa potrebbe cambiare: la beffa sembra davvero dietro l’angolo.
Gaudenzi lancia l’allarme sulle Finals a Torino: parole choc
Il capoluogo piemontese, grazie ad un accordo stipulato con i vertici dell’ATP presieduti da quell’Andrea Gaudenzi che ha scritto, da giocatore, pagine comunque importanti nel tennis italiano, sta ospitando l’ultimo grande atto della stagione dal 2021.

Da contratto il fatto che la sede delle ATP Finals sia Torino è garantito fino al 2025: dopo di che si dovrà procedere ad una nuova contrattazione su basi probabilmente differenti, visto che non si può ignorare la grande spinta economica portata avanti da PIF e dai petroldollari già messi sul piatto in occasione del ‘Six Kings Slam‘, giunto ormai alla sua seconda edizione.
Il dirigente azzurro è intervenuto sulle colonne del quotidiano ‘La Stampa‘ per fare il punto della situazione sull’evento all’ombra della Mole. Le sue parole rischiano di creare un primo sconquasso emotivo nell’animo di tutti i tifosi azzurri e dello stesso Sinner.
“Il giudizio complessivo delle ATP Finals a Torino è molto alto, siamo partiti dal periodo Covid e pian piano è stato sempre un crescendo. Noi abbiamo firmato un contratto con la Federazione italiana tennis e padel, vogliamo continuare a fidarci ed affidarci a loro. Se l’Italia rischia di perdere le Finals? Si, l’Italia potrebbe perderle“, ha commentato il presidente dell’ATP facendo riferimento alla nuova legge del Governo Meloni che prevede l’intervento del Governo nella gestione di alcuni eventi sportivi, tra cui appunto le citate ATP Finals.










