Fra i tanti oggetti che si accumulano in casa ce n’è uno che potrebbe far guadagnare una bella fortuna: ben 8 mila euro. Ecco di quale si tratta.
Ognuno di noi in casa accumula oggetti su oggetti: spesso, dato che non si ha più spazio in casa, si accantonano in cantina o in box e così potrebbe capitare anche per alcuni esemplari che, pur non venendo utilizzati, possono valere una fortuna.

Ci sono infatti cimeli e reperti che possono far guadagnare diversi soldi. In molti, ad esempio, hanno già ritrovato dentro casa questo oggetto che vale 8 mila euro. Ecco di quale si tratta.
L’oggetto che vale 8 mila euro
In casa, fra i vari oggetti che si conservano da anni, ci potrebbero essere delle vecchie monete. Ad esempio i più nostalgici potrebbero aver conservato, prima del passaggio all’euro, alcune monete in lire. Ed in effetti alcuni esemplari possono valere anche un bel gruzzoletto.

Una di queste monete può valere 8 mila euro e in tanti l’hanno già ritrovata in casa. Si può trattare di monete da 10, 200 o 500 lire: quanto più rare sono, meglio è. In effetti per far sì che una moneta valga tanti soldi, deve avere la tiratura limitata, qualche errore di conio e deve essere ben conservata (condizioni vicine al fior di conio la rendono davvero appetibile ai collezionisti).
E allora la moneta che può far guadagnare 8 mila euro è la 500 lire Caravelle del 1957, la prima realizzata in argento che ha raffigurate sul rovescio le tre navi di Cristoforo Colombo. Gli esemplari con l’indicazione “PROVA” sulla moneta valgono tra i 5.000 e gli 8.000 euro.
Poi c’è la 5 lire del 1911 coniata per celebrare il 50° anniversario dell’Unità d’Italia, che può arrivare a valere fino a 1.500 euro se in ottime condizioni, per via della sua tiratura limitata. La 10 lire del 1946, coniata nei primi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, è molto interessante perché può valere più di 400 euro mentre la 5 lire del 1946, realizzata in Italma (una lega metallica utilizzata dalla Zecca di Stato composta da alluminio, manganese e magnesio), può valere anche 1.200 euro.
Ma non è finita qui perché la 1 lire del 1947 con un’arancia appesa al suo ramo e una figura femminile con i capelli raccolti che ospitano due spighe di grano, può valere anche 1.500 euro, mentre la 10 lire del 1947, con raffigurato un fascio littorio senza l’ascia, circondato dalla dicitura «REPVBBLICA ITALIANA» e dal valore nominale, se in ottime condizioni può valere più di 4.500 euro.
Può valere fino a 300 euro la 2 lire del 1949 con la spiga da un lato e dall’altro il contadino che ara la terra, mentre la 100 lire del 1955 può valere circa 1.300 euro. Ancora, la 5 lire del 1956 che raffigura una testa femminile che simboleggia l’Italia, con lo sguardo rivolto verso sinistra e circondata dalla scritta «REPVBBLICA ITALIANA», può valere da 30 a 350 euro.
Ancora, la 20 lire del 1956 con il profilo di donna con corona di spighe di grano e la parola “PROVA” può valere più di 1.100 euro mentre la 2 lire del 1958 da 80 a 200 euro. Insomma, chiunque potrebbe avere una vecchia moneta in lire e guadagnare facilmente fino a 8 mila euro come con quella delle Caravelle di Cristoforo Colombo.










