Anche coloro che hanno versato pochissimi contributi possono ottenere delle pensioni sostanziose (fino ad 800 euro al mese). Ecco come.

Dopo anni di lavoro e sacrifici, tanti lavoratori e lavoratrici non vedono l’ora di andare in pensione. Però, per la pensione di vecchiaia sono necessari almeno 20 anni di contributi e 67 anni di età.

uomo e donna abbracciati con tablet
Come ottenere 800 euro di pensioni con pochi contributi – radioradio.it

Per questo, coloro che hanno versato pochissimi contributi, potrebbero chiedersi se anche a loro spetterà un buon assegno pensionistico. Ebbene, la verità è che possono ottenere fino ad 800 euro al mese. Ecco come.

Pensioni da 800 euro al mese anche a chi ha versato pochi contributi

Anche chi ha versato pochi anni di contributi può ambire ad un sostanzioso assegno pensionistico: può sembrare incredibile ma è così. Anche con soli 5 anni di contributi versati, è possibile ottenere delle pensioni da quasi 800 euro al mese.

uomo e donna con salvadanaio e calcolatrice
Pensioni da 800 euro al mese anche a chi ha versato pochi contributi – radioradio.it

Questa possibilità ovviamente è riservata solo ad alcuni lavoratori. Per la pensione di vecchiaia sono richiesti almeno 20 anni di contributi e 67 anni di età, ma questi possono essere ridotti a 5 nell’opzione contributiva. Nello specifico i lavoratori iscritti alle casse previdenziali dell’INPS, che non hanno versato contributi prima del 31 dicembre 1995 possono richiedere la pensione di vecchiaia contributiva, purché abbiano compiuto 71 anni.

È bene ricordare, però, che non entrano nel conteggio i contributi figurativi, come quelli per disoccupazione, malattia o maternità. Dunque, anche dopo aver versato 5 anni di contributi, si può ambire ad un assegno pensionistico interessante. In particolare si può ottenere il montante sommando tutti i contributi versati (il 33% dello stipendio lordo per i dipendenti) e moltiplicandolo per il coefficiente di trasformazione valido a 71 anni, che attualmente è di 6,510%.

Supponendo uno stipendio medio di 20.000 euro lordi l’anno, in 5 anni si possono accumulare circa 33.000 euro di versamenti ed ottenere una pensione lorda di poco più di 165 euro al mese. Anche se può sembrare poco, anche coloro che hanno versato pochi contributi possono ottenere delle pensioni interessanti grazie ai sostegni economici, come l’assegno sociale.

Di questo possono usufruire le persone che non hanno maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia e che, arrivati ad una certa età, si trovano in condizioni economiche difficili, con redditi inferiori ai limiti previsti annualmente dalla legge. L’importo mensile dell’assegno sociale è attualmente di 538,68 euro per 13 mensilità.

Dopo aver compiuto 67 anni, per usufruirne è necessario:

  • essere cittadini italiani, comunitari o extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo (l’assegno spetta anche agli stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria)
  • avere residenza effettiva e dimora abituale in Italia
  • possedere un reddito personale non superiore all’importo annuo dell’assegno sociale stesso, mentre il reddito coniugale non deve superare di due volte lo stesso valore (il limite di reddito personale da non superare per l’assegno sociale è pari a 7.002,97 euro annui)

A 67 anni si può beneficiare dell’assegno sociale (che è di un importo pari a 538 euro mensili nel 2025). Quando l’assegno previdenziale arriva a 71 anni, l’assegno sociale si somma ai 165 euro, quindi l’importo totale è maggiore di 700 euro. Dai 70 anni, poi, si aggiungerà anche la maggiorazione sociale, arrivando ad un importo di 750 euro.

Oltre all’assegno sociale, alcuni lavoratori possono usufruire della pensione di invalidità civile. Questa è riconosciuta a chi ha una menomazione fisica, intellettiva e/o psichica che causa una permanente incapacità lavorativa non inferiore a un terzo. Una commissione medica accerterà vari livelli di gravità dell’invalidità: in base a questi, si otterrà un importo diverso.

Da gennaio 2025, ad esempio, chi ha una disabilità riconosciuta tra il 74% e il 99% otterrà un importo mensile di 336 euro mensili. Per ottenerla però bisogna avere un limite di reddito di 5.771,35 euro. Se l’incapacità è totale, l’importo che si può ottenere è lo stesso, ma si può godere dell’incremento al milione arrivando, così, a 739,83 euro. Insomma, anche chi ha versato pochissimi anni di contribuiti può sperare di avere una pensione consistente.