Il ritorno al gol di Ibrahimovic non salva il Milan dalla sconfitta. Un’ottima Udinese schianta i rossoneri 3 a 1 grazie alle reti di Pereyra e Beto nel primo tempo e di Ezhibue nella ripresa, in una partita dove succede di tutto. Il match viene deciso da un primo tempo a ritmi altissimi. Prima Pereyra trova il gol sfruttando uno svarione di Tomori (l’ennesimo), poi il Milan ha l’occasione di pareggiarla grazie a un rigore ‘generoso’ per mano di Bijol (il braccio è molto largo, ma la distanza è ravvicinata e il pallone carambola prima sul ginocchio del centrale dell’Udinese). Dal dischetto si presenta Ibra, ma Silvestri salva con una parata prodigiosa.

Sarebbe il primo rigore in carriera parato dal portiere friulano, ma è tutto inutile: Beto, il primo ad avventarsi sul pallone, entra in area ben prima della battuta dell’attaccante rossonero. Il rigore va ribattuto: Sottil non è d’accordo e viene espulso per proteste. Alla seconda occasione, Ibra non sbaglia e pareggia i conti, segnano la rete più anziana della storia della Seria A. Un primato, l’ennesimo del bomber svedese, strappato a Billy Costacurta, che lo aveva raggiunto sempre su rigore, sempre contro l’Udinese.

Sembra il preludio alla rimonta dei rossoneri, invece l’azione seguente Success controlla sulla sinistra e serve in mezzo Beto, che con un tocco sporco batte ancora Maignan e fa 2-1. Nel secondo tempo Pioli prova il cambio di modulo passando al 4231, ma a segnare è ancora l’Udinese con l’insospettabile Ezhibue, che da zero metri segna la rete del definitivo 3-1. Nei minuti finali succede poco e nulla: il Milan perde la ghiottissima occasione di allungare sulle avversarie, che si scontreranno tutte tra loro (Inter-Juventus e Lazio-Roma) e, in vista della supersfida di Champions contro il Napoli, si riscopre fragile e sterile in avanti. L’Udinese non vinceva in casa da sei mesi (181 giorni), dal 3-1 contro l’Inter: la Dacia Arena, ancora una volta, fa male alle milanesi.