Bufera VAR. Il ciclone sugli arbitri non si placa. Il gol annullato alla Juventus per il decisivo 3-2 alla Salernitana ha alzato un polverone a più livelli.
Le immagini di Candreva che tiene in gioco l’azione offensiva bianconera sul corner battuto da Cuadrado ha fatto in breve tempo il giro dei social diventando virale in un batter d’occhio. I vertici AIA però hanno espresso la loro posizione in una nota ufficiale: “In merito all’episodio relativo a Juventus-Salernitana e a un video diffuso al termine della gara dapprima in rete poi ripreso da molti mezzi di informazione, l’organo tecnico della Can ha visionato tutte le immagini messe a disposizione del Var e dell’Avar per la gara in oggetto, non riscontrando alcuna corrispondenza con il video in questione. L’organo tecnico della Can ha anche chiesto espressamente alla società che fornisce il servizio tecnologico per la Var se la camera in questione, definita tattica, fosse a disposizione degli addetti alla Var per la gara disputata allo Juventus Stadium. La risposta che veniva fornita è che la camera non era a disposizione del Var e pertanto non era fruibile dagli arbitri. Con quanto precisato siamo convinti di aver fatto chiarezza sull’episodio“.
Ai nostri microfoni si è acceso un ampio dibattito con parole non banali da parte di Tony Damascelli: “Alla luce del comunicato dell’AIA sappiamo che siamo passati dal part-time al Var-time. Quindi ci sono partite in cui alcune telecamere non funzionano o non sono messe a disposizione. Sarà importante dalla prossima partita dotare i direttori di gara delle immagini in tutte le angolazioni possibili. Io mi sono informato su questo. La partita tra Juventus e Salernitana era considerata per il VAR di parte C, quindi non era necessario avere tutte le telecamere a disposizione. Questo dicono loro. Ora sarebbe interessante sapere, a partire dalla prossima partita, quante sono le telecamere a disposizione del Var. Sappiamo che in alcune partite alcune zone del campo saranno in ombra. Il comunicato AIA è il sigillo al concetto: “Comandiamo noi, siamo noi i Marchesi del Grillo”. Il resto dei discorsi è marginale“.










