Sacrifichiamo le persone ormai da decenni con un cinismo e una mancanza di umanità (e di pietà) che rasenta l’incredibile.
La fine del povero è giustificata dal fatto di non essere abbastanza aggiornato, competitivo, acculturato, aggressivo, forte, in quella che è una sorte di spietato darwinismo sociale.
Mi riferisco a un certo modo di pensare che molto spesso ritorna sui quotidiani italiani e in un certo mondo; parliamo della tesi dell’ignoranza in materia economica piuttosto che di quella della mancanza di cultura in materia finanziaria.

Recentemente ad esempio, in un tweet di Palazzo Chigi, il professor Mario Draghi dice che le regole del patto di stabilità si sono dimostrate inefficaci e dannose. “Ne sono sempre più convinto“.
E ancora, in un’audizione alla Camera, sostiene che si sia trattato di “regole procicliche che hanno aggravato i problemi“.
Ricordate quando vi parlavo della teoria dei pompieri che portano la cisterna di benzina per versarla sulla cascina in fiamme?
Lo facevo per spiegarvi come quelle regole continuavano ad alimentare il fuoco della cascina. Qualcuno ha riso, ma in realtà era un modo figurato di raccontare una realtà tragica, di spiegare che noi abbiamo usato regole “procicliche”, come dice Draghi.

Cosa significa “procicliche” (letteralmente, “a favore del ciclo”)?
Vuol dire non affidarsi a regole anticicliche, che prevedono cioè di usare manovre espansive – non restrittive come l’austerity o il rigore di bilancio – durante una crisi. Questo però significa anche dire ai signori della finanza “Adesso basta, avete guadagnato abbastanza interessi, noi facciamo gli interessi del popolo“, ma per fare quello bisogna avere degli statisti.

Cosa diceva il premier Draghi quando era presidente della BCE? L’opposto.
Le politiche di bilancio dei paesi UE dovrebbero sostenere la crescita economica mantenendosi nel rispetto del patto di stabilità“, e ancora “è necessario proseguire gli sforzi di risanamento della spesa pubblica nel pieno rispetto del patto di stabilità“.
Come capite si cambiano regole del gioco che prima sembravano indiscutibili, con buona pace di tutti quelli ai quali prima era stato dato degli ignoranti.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi