GOVERNO SOTTO ACCUSA [#1] ▷ “C’era un piano pandemico vincolante, ma non lo hanno seguito”
GOVERNO SOTTO ACCUSA [#2] ▷ “Mascherine, restrizioni e cure: il piano pandemico diceva tutt’altro”

Governo sotto accusa: l’Avvocato Alessandro Fusillo e il Dottor Franco Trinca hanno presentato una denuncia penale molto forte nei confronti dell’esecutivo. Quasi 80 pagine per dimostrare che nella gestione della pandemia da Covid in Italia sono stati commessi degli errori gravissimi. Errori per i quali, secondo loro, è possibile individuare dei precisi responsabili.

Sarà la Magistratura a stabilire e verificare quanto riportato all’interno della denuncia, nel frattempo però l’Avv. Fusillo e il Dott. Trinca hanno condiviso con noi alcuni passaggi fondamentali del materiale che hanno raccolto.

C’è un prima da valutare, spiegano ai nostri microfoni, ovvero il piano pandemico del 2006. Al di là di tutta la questione sugli aggiornamenti che non sono stati fatti, infatti, quel piano avrebbe potuto essere la nostra salvezza. Eppure, non solo non è stato seguito nelle sue direttive, ma addirittura si è scelto di fare esattamente il contrario di ciò indicava.

Ecco cosa hanno detto a ‘Un giorno speciale’ in questa intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

“Abbiamo avuto 120 mila morti. Questi morti sono dovuti al caso, a una tragica fatalità, oppure ci sono delle responsabilità delle persone fisiche che hanno gestito la pandemia? Grazie allo studio enorme del Dott. Trinca noi siamo arrivati alla conclusione che probabilmente delle responsabilità ci sono. Noi proponiamo dei fatti che dovrà accertare la magistratura chiaramente.

I temi fondamentali sono: cosa è successo prima e cosa è successo durante la pandemia. Noi abbiamo un prima che nasce da lontano, dalla prima epidemia di Sars, quando gli organismi internazionali hanno imposto agli Stati di dotarsi di piani. L’Italia aveva un piano pandemico fatto nel 2006 che era basato sulle esperienze raccolte con la Sars e che diceva che tutte le misure che noi abbiamo visto implementate con crudeltà, quindi mascherine distanziamento sociale eccetera, non servono a niente. Bisogna invece puntare sui farmaci antivirali e sulla messa a disposizione di mezzi per curare le persone.

Quindi c’è un piano che dice delle cose precise e c’è un Governo che ha fatto l’esatto contrario di quello che diceva il piano pandemico. Allora c’è qualcosa che non va. E il piano pandemico è vincolante per il Ministero della Salute.

Il tema è: non sapevano queste cose? E allora mi chiedo con che responsabilità mi faccio mettere a capo della sanità di un paese con 60 milioni di abitanti. È possibile fare questo lavoro essendo apparentemente così ignoranti? Quindi o c’è una grave colpa, perché ho il dovere di informarmi e di sapere le cose, oppure è stato fatto appositamente. Se torniamo a un anno fa si diceva che era un virus sconosciuto, e sconosciuto non era, e che non c’era nessuna possibilità di cura, e invece le cure c’erano. E soprattutto, ma perché a fronte di una malattia che ci dicevano essere sconosciuta il Ministero ha sconsigliato caldamente ai medici di fare le autopsie?”