Arriva la stoccata di un grande idolo della tifoseria giallorossa. Si parla di tradimento e di un addio non voluto affatto.
Negli ultimi anni la Roma, a livello di trattative e di strategie di calciomercato, ha spesso dovuto fare di necessità virtù. Infatti la situazione economica del club capitolino non è delle più promettenti, proprio per via della massa debitoria accumulata in passato e per le restrizioni del Fair Play Finanziario.

In molti pensano che le difficoltà dei giallorossi siano nate circa 7-8 anni fa, quando ancora c’era James Pallotta al timone della società e la sfera tecnica fu affidata al direttore sportivo spagnolo Monchi. Un personaggio molto stimato a livello internazionale, che però fu protagonista di scelte e di rinunce che a Roma ancora oggi fanno molto discutere.
Una delle cessioni più dolorose effettuate da Monchi nell’estate 2018 fu quella di Radja Nainggolan, uno degli idoli assoluti della tifoseria giallorossa. Il centrocampista belga fu ceduto all’Inter, poiché lo stesso d.s. ex Siviglia decise di tagliare dalla rosa un calciatore che fuori dal campo appariva poco professionale e molto dedito alla vita mondana.
Nainggolan torna sull’addio alla Roma: “Monchi mi fece fuori, si è comportato da bugiardo”
Una ferita ancora aperta, sia per i tifosi romanisti che hanno amato seriamente Nainggolan per la sua indole grintosa e sopra le righe, sia per lo stesso calciatore classe ’88. Il quale, in un’intervista concessa a Radio Romanista, ha ricordato quei momenti svelando anche qualche retroscena.

“Inizialmente avevamo un buon rapporto. Poi d’estate, mentre ero in vacanza, fui contattato da un intermediario che mi propose vari club della Turchia. Aveva ricevuto il mandato da Monchi per vendermi. A quel punto rimasi stupito e gli dissi che se voleva cedermi, avrei scelto io dove andare. Spinsi per l’Inter, perché c’era Spalletti, ma se avessi saputo che Monchi si sarebbe dimesso 6 mesi dopo forse sarei rimasto”.
Il rancore nei confronti del dirigente spagnolo è ancora forte: “Si è comportato da bugiardo. E non ero l’unico ad avere problemi con lui. La squadra l’aveva costruita Sabatini, uno dei più grandi che abbia mai conosciuto, e Monchi voleva vendere tutti, soprattutto Dzeko. Lo voleva cedere in ogni mercato. Non è normale voler mandare via i giocatori migliori. Oggi non rifarei quella scelta: è stata la peggiore della mia vita”.
La Roma nell’operazione con l’Inter per la cessione di Nainggolan ottenne in cambio i cartellini di Santon e soprattutto Zaniolo, che sembrava un predestinato. Ma il rimorso della cessione dell’ex numero 4 è ancora molto forte dalle parti della capitale.










