Bocchino, parla lo scudiero di Meloni: “30 anni di governo”. Con questa opposizione, il rischio è alto

Merita qualche, pur telegrafica, considerazione critica e, come sempre, controvento, la recente affermazione di Italo Bocchino, l’intellettuale di riferimento della sempre più annaspante destra bluette neoliberale di Giorgia Meloni. La vecchia destra mussoliniana aveva il grande Giovanni Gentile, la neodestra liberale atlantista ha Italo Bocchino. Ognuno può liberamente trarre le conclusioni del caso. Intelligenti Pauca, come dicevano gli antichi romani.

Bocchino ha dichiarato senza perifrasi che il Melonismo durerà 30 anni, dove per “Melonismo” non bisogna intendere una malattia rara e perniciosa, come pure la parola potrebbe prima facie lasciare intendere, ma la guida del paese da parte di Giorgia Meloni e del partito neoliberale e atlantista da lei presieduto, Fratelli d’Italia. Partito che, come più volte abbiamo evidenziato, andrebbe ormai apertamente ribattezzato Fratelli di Nato o, se si preferisce, Fratelli di Kiev.

Meloni, l’iperbole di Bocchino e le sue uscite

A tutta prima, quella di Bocchino potrebbe apparire un’iperbole o un’uscita stonata, non più comunque di quando liquidò come antisemita chi si opponeva alle criminali politiche genocidarie di Netanyahu. D’altro canto, non dobbiamo neppure dimenticare che proprio Bocchino, qualche mese addietro, aveva proposto in una sua epifania catodica Giorgia Meloni per il Nobel, con ciò dando prova della sua grande indipendenza intellettuale e della sua indubitabile libertà di giudizio. Precisiamo subito, se ve ne fosse bisogno, che non condividiamo pressoché nulla delle posizioni ultraliberiste, ultratlantiste e ultra-filo israeliane di Italo Bocchino e del giullaresco governo di Giorgia Meloni.

L’opposizione ridotta a “oppofinzione

Ciò detto, l’analisi iperbolica di Bocchino rischia di essere tragicamente vera, se si considera chi è oggi all’opposizione, anzi alla “oppofinzione“: la vestale della sinistra arcobaleno Elly Schlein, che sembra un avatar politico prodotto in vitro da Giorgia Meloni per garantirsi un’opposizione controllata, docile e inoffensiva.

Tacendo puntualmente sulle condizioni dei lavoratori e sulle disgrazie della globalizzazione turbo-capitalistica, Elly Schlein parla solo di arcobaleni e di green economy, rivolgendosi di fatto agli abitatori agiati della ZTL e ai viaggiatori comodi della business class. Con un’opposizione di questo genere, rischiamo realmente di vedere Giorgia Meloni al governo per i prossimi 30 anni, come ha suggerito entusiasticamente Bocchino.

Questa, con buona pace del prode scudiero meloniano, sarebbe però una tragedia, non certo la salvezza del paese, anche considerando che il cosiddetto patriottismo di Fratelli d’Italia si è rivelato ampiamente immaginario. Potremmo dire, con una sintesi: patriottismo immaginario libera l’atlantismo reale.