La notizia dell’esonero di Igor Tudor dalla panchina della Juve è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Dopo solo 8 giornate di campionato e una serie di risultati deludenti, la società bianconera ha deciso di sollevare dall’incarico il tecnico croato, ponendo fine a una breve e travagliata esperienza che dura da sette mesi. Il giorno seguente all‘ennesimo passo falso, quella dell’Olimpico contro la Lazio, la Juventus ha ufficialmente annunciato la sua decisione, affidando la squadra a Massimo Brambilla, allenatore della Next Gen, fino a nuovo ordine.
Juve, i numeri dell’era Tudor
Il percorso di Tudor alla Juventus era iniziato con l’obiettivo di riportare la squadra ai vertici del calcio italiano ed europeo. L’inizio della sua avventura era stato segnato da un finale di stagione (quella scorsa) abbastanza positivo, con il quarto posto in campionato che garantiva l’accesso alla Champions League.
Tuttavia, l’inizio di quest’annata calcistica ha deluso le aspettative. La squadra non ha mai trovato una continuità di gioco, con otto partite senza vittoria che hanno messo in evidenza numerosi problemi. La sconfitta contro la Lazio, poi, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, nonostante la Juventus abbia avuto il predominio territoriale e il 59% di possesso palla.
Il bilancio complessivo dell’era Tudor è di 10 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte in 24 partite. Numeri che, per forza di cose, non sono bastati a garantire la stabilità di una squadra che sta vivendo un periodo di profonda confusione.
Massimo Brambilla, una soluzione interna?
Con l’esonero di Tudor, la Juventus ha scelto di puntare su Massimo Brambilla, attuale allenatore della Juventus Next Gen. Brambilla, ex centrocampista che ha avuto una carriera significativa nei campionati italiani, si è fatto apprezzare per il suo lavoro con la squadra “Next Gen” della Juventus, ottenendo risultati positivi nella scorsa stagione, tra cui la qualificazione ai play-off di Serie C. L’arrivo di Brambilla non è che una soluzione temporanea in vista del match imminente contro l’Udinese. Con la dirigenza che intende valutare la situazione nei prossimi mesi.
Esonero Tudor, Tony Damascelli: “Codardi, la Juve è in un disordine totale”
Tony Damascelli, in diretta su Radio Radio Lo Sport, ha espresso un giudizio severo sulla gestione dell’esonero di Tudor e sulle dinamiche interne al club. Secondo il giornalista, la decisione di esonerare il tecnico croato è stata l’ennesima conferma di un “disordine totale” all’interno del club. Le sue parole non sono passate inosservate, e in particolare una battuta ha suscitato un’eco notevole: “Ieri non hanno parlato perché essendo dei codardi di Don Abondio non sapevano se confermare l’allenatore o licenziarlo in quel stesso momento…”
Damascelli ha continuato criticando la confusione che regna al vertice della Juventus, sottolineando che il club sta affrontando una crisi gestionale che va oltre le prestazioni tecniche della squadra. Ha anche rivolto accuse a Jean-Claude Comolli, ritenuto responsabile di un curriculum che include diversi licenziamenti di allenatori, tra cui quello dello stesso Tudor. Secondo l’opinionista, questa situazione è stata inevitabile, visto il rendimento della squadra che non ha mai convinto.
Esonero Tudor: Juve, i possibili sostituti
Nonostante le parole di Francois Modesto nel pre-partita Tudor non arriverà all’Udinese nel turno infrasettimanale. Inizia così il toto-nomi per il possibile sostituto, con quelli di Spalletti e Palladino che sono i più frequenti. Ma attenzione anche al possibile e clamoroso ritorno di Thiago Motta, esonerato lo scorso 23 marzo proprio per far spazio a Tudor e ancora sotto contratto con i bianconeri.










