Polverone mediatico per la nomina di due medici scomodi nel gruppo sui vaccini creato da Speranza nel 2021. Ma la “scienza” non era sicura di avere ragione?
A differenza di quello che si crede oggi, “criticare” non significa esprimere un giudizio obbligatoriamente negativo. Il termina “critica” deriva dal verbo greco “krinō”, “distinguo” – “valuto”, e origina da “krisis”, “giudizio”. La “critica”, basti pensare a Kant, è quindi un’analisi accurata. Tuttavia, in tempi moderni il significato di “essere critici” sta subendo una metamorfosi sempre più evidente. Dal senso originario dell’antica Grecia, il termine è sempre più incline oggi ad assumere connotati negativi, fino agli estremi. Ed è così che da “essere giudici” si passa a essere “controversi” cospiratori pseudo-scientifici. E’ ciò che sta accadendo oggi in Italia in ambito sanitario.
Il polverone sul NITAG
Bastano 2 membri “critici” su 22 per scatenare il putiferio e mettere a repentaglio la Scienza. Il ministro della Salute italiano Orazio Schillaci ha nominato nel Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (NITAG) Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, due medici che si sono distinti in epoca Covid sollevando forti dubbi sulle misure sanitarie adottate, dai lockdown ai vaccini, oggi anche oggetto di una Commissione d’inchiesta. Per questo forze politiche, virostar e altri organi stanno sollevando un polverone chiedendo la revoca delle nomine dei due scienziati, perché accusati di essere “no vax”. Lo fanno “nell’interesse del bene comune e in osservanza ai principi scientifici“, scrivono in una petizione gli esperti del Patto trasversale per la scienza. “Queste nomine rappresentano un grave segnale di legittimazione di teorie antiscientifiche, che rischia di minare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni sanitarie; favorire l’esitazione vaccinale già in crescita in molte fasce della popolazione“.
Per questo ora le opposizioni politiche e scientifiche chiedono a gran voce al ministro Schillaci di rimediare e revocare la nomina dei colpevoli di “scetticismo”, mentre già si parla di dimissioni.
Intervista all’On. Buonguerrieri
L’On. Alice Buonguerrieri, capogruppo Fratelli d’Italia in Commissione Covid, è intervenuta in diretta ai nostri microfoni giudicando negativamente il caos creato per la nomina di Serravalle e Bellavite. “Il punto è che quelli che si definiscono scienziati poi utilizzano categorie No Vax, Si Vax, create dalla sinistra per attaccare e denigrare i loro colleghi. Io credo che utilizzino molto poco argomentazioni scientifiche ma più categorie che servono banalmente per non entrare nel merito delle questioni. La scienza che rinuncia al confronto e la scienza che rinuncia a valutare senza pregiudizi ogni tipologia di studi, approfondimenti ed esperienze, non è scienza. Per cui bene ha fatto il ministro Schillaci a nominare, attenzione, tra 22 componenti, anche questi 2 scienziati che hanno dei curriculum che parlano da soli“. Ciò che ci si chiede è: per quale motivo nella scienza – che si dice essere consolidata – si domanda di eliminare dal confronto due critici in netta minoranza? Ci sentiamo di dare un piccolo indizio: per i manuali di sociologia, l’influenza minoritaria funziona (e minaccia la maggioranza) solo se consistente nei contenuti, nei tempi e nelle modalità. E se censurata esercita maggiore influenza.










