Da anni denunciamo come la televisione abbia perso la sua funzione pedagogica e formativa, riducendosi a puro intrattenimento. Eppure continuiamo a pagare un canone pesante (9 euro al mese tolti forzatamente dalle bollette dell’energia) senza ricevere in cambio programmi all’altezza. Il servizio pubblico dovrebbe garantire qualità e serietà, invece punta solo allo show a tutti i costi.
L’azzardo in prima serata
Un simbolo di questa deriva è “Affari Tuoi”. Conduttori bravi, nulla da dire (l’ultimo, Stefano De Martino, è talentuoso) ma il format rimane quello: una vetrina di gioco d’azzardo. Non ci sono cultura o abilità, conta solo la fortuna, il cosiddetto ‘culo’. Soldi vinti vengono rimessi in gioco non per rispondere a domande o mettersi alla prova, ma solo sperando che il pacco giusto ti sorrida. È lo stesso meccanismo di una slot machine, con la differenza che va in onda in prima serata sulla Rai, pagata da tutti noi.
Gerry Scotti, un’altra televisione
Per fortuna non tutto è così. Su Canale 5 è tornata “La Ruota della Fortuna” con Gerry Scotti. E lì si vede la differenza. Scotti è un conduttore che infonde fiducia, sa essere educato, garbato, mette a suo agio chiunque. Il programma ti fa giocare usando lingua, memoria, cultura, e chi partecipa impara qualcosa in più. Non è fortuna cieca: è abilità, è strategia, con un pizzico di caso che ci sta, come in qualsiasi competizione. Intorno a Scotti c’è anche un contesto ben costruito: la band dal vivo, la valletta Samira simpatica e brillante, un clima che coinvolge senza scadere mai nel banale. È un programma che riporta un po’ di dignità alla prima serata. E questo, dopo tanti anni di televisione che scivola nell’azzardo travestito da intrattenimento, è già una grande vittoria.










