In questa lunga estate di calciomercato, fatta di trattative interminabili e fastidiosamente noiose, Sancho si è trasformato nell’ennesimo tormentone di casa Roma. Che i giallorossi stiano cercando di rinforzare l’attacco ormai lo sanno anche i muri; Gasperini l’ha detto e richiesto in tutte le salse. Nella giornata di ieri è arrivato Leon Bailey dall’Aston Villa (prestito oneroso a 2 milioni di euro + 22 di diritto di riscatto), esterno mancino impiegabile su entrambe le fasce, ma non basta.
Fra le mura di Trigoria, e nelle segrete stanze dell’ex tecnico dell’Atalanta, aleggia vorticosamente lo spettro di un’ossessione: quella dell’ala sinistra titolare. In quella posizione, allo stato attuale, ci sono solo El Shaarawy e il neo arrivato giamaicano (seppur da adattato). La necessità è palese dunque. E i nomi fatti in queste settimane sono stati molteplici: da Fabio Silva e Echeverri fino alla “Sancho mania” delle ultime ore.
È l’inglese del Manchester United il prescelto da Gasperini, che sta spingendo incessantemente affinché la società possa portarlo nella capitale. Ma se l’intesa con il club britannico è già stato trovato agevolmente (sulla base di un esborso complessivo di circa 23 milioni di euro), continua a mancare l’accordo con il calciatore e il suo entourage.
Roma-Sancho, ridendo e scherzando un’operazione da oltre 90 milioni di euro
Nei Red Devils, l’ex Chelsea e Borussia Dortmund guadagna più di 10 milioni di sterline nette a stagione (12 milioni di euro). Al momento, Sancho non sembra intenzionato a ridurre eccessivamente il suo stipendio, partendo da una richiesta iniziale di almeno la metà di quello attuale.
C’è poi il grande problema delle commissioni agli agenti. Il suo entourage non sembra disposto a scendere sotto gli 11 milioni di premio d’ingaggio: cifre fuori mercato, comprensibili solo se il giocatore arrivasse a parametro zero (e non è questo il caso).
Ora, volendo sedersi a tavolino e fare i conti della serva, la domanda che viene facile porsi è: ne vale davvero la pena?
Fra il costo del cartellino, l’eventuale stipendio (al lordo per 5 anni) + i bonus agli agenti, si parla di un’operazione dal peso complessivo di circa 90 milioni di euro. Veramente tanto; forse troppo per un calciatore che non ha mostrato molta voglia di venire alla Roma e che, negli ultimi anni, non ha collezionato nemmeno numeri e prestazioni eccellenti.
Sancho, dall’arrivo a Manchester nel 2021 numeri insufficienti e molti prestiti
Dopo le grandi stagioni in Bundesliga con la maglia del Borussia Dortmund, nell’estate del 2021 Sancho viene acquistato dal Manchester United per la ‘modica’ cifra di 85 milioni di euro. Da lì, considerando anche le parentesi in prestito, prima (e di nuovo) ai gialloneri e poi al Chelsea, l’attaccante classe 2000 ha messo a segno un totale di 20 gol e 19 assist in 135 presenze (1 rete ogni 447 minuti). Non proprio statistiche da sogno…
Se poi l’attenzione si sposta unicamente alla scorsa stagione con i Blues, il quadro migliora relativamente: 41 apparizioni, 5 gol e 10 assist. Niente di malvagio o da buttare, anzi. Ma basti pensare che il tanto criticato Soulé (che alla Roma ha cominciato a ingranare solo nella seconda metà del campionato) ha segnato esattamente lo stesso numero di reti. Addirittura, persino un attaccante come Eldor Shomurodov si è reso più prolifico di Sancho: 7 gol vs 5.
Ora, alla luce di tutto questo, pur riconoscendo le potenzialità di un ragazzo che, al massimo della forma, può diventare veramente un fattore importante (soprattutto in Serie A), vale realmente la pena continuare testardamente a impuntarsi per portare nella capitale un calciatore che, da anni vive, stagioni difficili; che comporta dei costi esorbitanti; e che, forse più gravemente, non ha nemmeno così tanta voglia di venire?
Ai posteri l’ardua sentenza. Ma i tifosi giallorossi possono solo sperare che Gasperini e il club prendano la decisione più giusta per la squadra.











