Adesso l’ufficio politico del criminale di guerra Netanyahu ha dichiarato che l’esercito umanitario e democratico di Israele si accinge a occupare per intero la Striscia di Gaza. La civiltà del dollaro per parte sua ha dato la benedizione a queste infame operazioni imperialistiche genocidaria. Il folle progetto di Trump trasformare Gaza in un grande resort a cielo aperto sembra dunque vicino a diventare realtà. L’imperialismo di Usraele, ossia di USA e Israele, procede indefessamente nei suoi crimini di guerra ma si sa secondo l’ordine discorsivo dominante Israele e Stati Uniti rappresentano la parte buona della storia, il lato della democrazia e dei diritti. E mentre questo scempio accade la Lega di Matteo Salvini oltretutto propone goffamente di introdurre una punizione severa per quanti osino criticare il governo di Israele e le sue politiche, equiparandoli agli antisemiti. Non sappiamo se questa scelta varrà Salvini un secondo e più grande premio da parte di Israele ma sappiamo per certo che si tratta di una situazione sempre più tragica ma sempre meno seria.
L’imperialismo genocidario di Usraele continua imperterrito, come dicevo, nella sua follia. Si presenta ipocritamente come il regno del bene e della democrazia, dei diritti e della libertà. Imperialismo etico dunque, con bombardamenti umanitari, missili democratici e genocidi benefici. Orwell appare sempre più come un dilettante al cospetto di una realtà che, quanto a livello distopico, lo ha superato ormai di diverse misure. Al netto di questa tragedia di portata epocale possiamo essere certi che la storia in futuro giudicherà non solo i responsabili di questi crimini ma anche tutti noi, soprattutto quelli che hanno preferito tacere e semplicemente voltarsi dall’altra parte, per non parlare poi di quelli che hanno vergognosamente sostenuto queste politiche infami genocidaria. E’ il caso allora di ripeterlo con Antonio Gramsci. L’indifferenza è il peso morto della storia e non possiamo che detestarla oggi più che mai. Gli indifferenti sono coloro i quali, voltandosi dall’altra parte, di fatto aderiscono all’ordine esistente.
Non è vero che l’indifferenza è indifferente all’ordine delle cose. Tutto il contrario, l’indifferenza è l’atteggiamento di chi, dicendosi indifferente, già si sta schierando con l’ordine costituito, con il comune andare delle cose e in questo caso con un vero e proprio massacro genocidario che, lo ripetiamo, rappresenta oggi l’anima dell’Occidente, anzi dell’Uccidente di Israele.










