
Negli ultimi anni si è tornato a parlare con crescente interesse dell’ozonoterapia, una tecnica terapeutica che utilizza l’ozono medicale (una miscela di ossigeno e ozono) per stimolare i processi biologici dell’organismo. Una terapia che non solo ha basi scientifiche, ma che si presenta anche come naturale, poco invasiva e priva di effetti collaterali rilevanti, se praticata da professionisti.
Fabio Duranti ha incontrato gli esperti del settore ed è emerso come l’ozonoterapia possa essere affiancata ai principi di una sana alimentazione o di pratiche come il digiuno controllato, la crioterapia o l’attività fisica: tutte strategie che stimolano il corpo a reagire, rigenerarsi e migliorare la qualità della vita.
Il potere nascosto dell’ossigeno
“L’ossigeno è uno dei pilastri della vita, insieme all’acqua e agli zuccheri”, spiega il professor Davide, intervenuto all’incontro. “Nella sua forma arricchita, l’ozono, è in grado di potenziare la respirazione cellulare, favorendo la produzione di energia e stimolando i processi di rigenerazione”. Le cellule del nostro organismo, infatti, beneficiano dell’ossigeno-ozono in modo diretto, rinvigorendosi e affrontando meglio lo stress ossidativo.
Una scoperta chiave risale al 2006, quando un gruppo di ricercatori americani, su incarico dell’FDA, dimostrò che le cellule immunitarie, durante la loro attività di difesa, producono spontaneamente sostanze simili a quelle generate dal trattamento con ozono. Un’indicazione che l’ozonoterapia agisce in armonia con i meccanismi naturali del nostro sistema immunitario.
Una terapia ‘scomoda’ per l’industria
Nonostante le sue potenzialità, l’ozonoterapia è rimasta spesso ai margini dell’attenzione medica ufficiale. Il motivo? L’ozono è un elemento naturale, economico, e il suo utilizzo non genera profitti per l’industria farmaceutica, che spesso punta su terapie farmacologiche più redditizie. Come ha sottolineato il panel di medici, “l’ozonoterapia non si oppone ai farmaci, ma li integra: aiuta il corpo a rispondere meglio, a recuperare più rapidamente e con meno effetti collaterali”.
Una salute integrata: persona, ambiente, pianeta
Uno degli aspetti più interessanti dell’ozonoterapia è la sua compatibilità con il concetto di ‘One Health’: salute unica per l’uomo, l’ambiente e il pianeta. L’ozono è usato da anni in agricoltura, zootecnia e persino nell’itticoltura per disinfettare, sanificare e ridurre l’uso di sostanze chimiche. In campo medico, agisce in modo simile: pulisce, rigenera, rafforza. E lo fa in modo sostenibile.
Non è una panacea, ma uno strumento prezioso
Gli esperti sono chiari: l’ozonoterapia non è una cura miracolosa. Non guarisce tutto, non sostituisce la medicina tradizionale, ma rappresenta un alleato prezioso per chi desidera mantenere o recuperare salute in modo naturale e poco invasivo. Il suo obiettivo non è solo curare, ma attivare la capacità innata del corpo di guarire, rigenerarsi e difendersi. E se il suo utilizzo si espandesse con più convinzione, potrebbe diventare una risorsa concreta per affrontare molte delle sfide sanitarie (ed ecologiche) del nostro tempo.









