L’Inter saluta il Mondiale per Club agli ottavi di finale, sconfitta per 2-0 dal Fluminense. Una partita che non ha solo segnato la fine di un percorso sportivo, ma ha anche confermato ufficialmente la crisi interna nella squadra nerazzurra. La delusione per l’eliminazione si è trasformata in uno sfogo pubblico del capitano, Lautaro Martinez, le cui parole hanno fatto immediatamente il giro del web e del mondo del calcio. Un discorso acceso, diretto, che ha scosso non solo i tifosi, ma anche lo spogliatoio e, di riflesso, il mercato.
“Io non voglio perdere. Ora voglio dire una cosa: qua bisogna voler restare. Capito? Perché qua si lotta per obiettivi. Il messaggio è chiaro: chi vuole restare resti, chi vuole andare via vada via. Noi qua facciamo di tutto e ho visto tante cose che non mi sono piaciute. Io sono il capitano e voglio continuare a restare in alto. Il messaggio è chiaro. Chi non vuole restare, arrivederci”.
Parole che pesano. Parole che lasciano intendere un clima teso, segnato da comportamenti e atteggiamenti di alcuni giocatori non più in linea con lo spirito dell’Inter. Lautaro ha preferito non fare nomi, ma nel post-partita ci ha pensato Marotta a chiarire i riferimenti, parlando esplicitamente di Hakan Calhanoglu, assente in America e coinvolto in una trattativa controversa con il Galatasaray.
Inter, Il caso Calhanoglu e il messaggio (non troppo velato) di Lautaro
La stagione nerazzurra è stata estenuante: lunga, ricca di impegni e culminata con una delusione finale. Eppure, nel momento più delicato, il leader tecnico e morale della squadra ha sentito il bisogno di alzare la voce. Il riferimento a Calhanoglu è tutt’altro che velato. Mentre l’Inter lottava in campo, il turco appariva sui social con Stories di dubbio gusto, in pieno corteggiamento da parte del Galatasaray, che – come emerso da fonti turche – punta proprio sulla volontà del calciatore per abbassare le richieste nerazzurre.
Marotta non ha gettato più di tanto acqua sul fuoco, e ha anche sottolineato che “la situazione sarà chiarita a breve”. Una frase che, in un ambiente già in ebollizione, suona quasi come un preavviso.
Ma Lautaro parlava solo di Calhanoglu? La domanda rimbalza tra i tifosi e gli addetti ai lavori. La sensazione è che l’argentino si riferisse a più di un compagno, forse a chi ha già la testa lontana da Milano, magari attratto da offerte più ricche o da progetti più stimolanti.
L’analisi di Pruzzo: “Questa Inter è una squadra perdente, Marotta li venderebbe tutti”
Tra i tanti commenti accesi dopo lo sfogo del Toro, si è fatto notare quello di Roberto Pruzzo, intervenuto come sempre ai microfoni di Radio Radio Mattino – Sport e News. L’ex attaccante non ha usato mezzi termini:
“Se avesse le possibilità economiche, un uomo dell’esperienza e della conoscenza di Marotta li venderebbe tutti. Tutti, perché questa è una squadra perdente purtroppo. Siamo alla fine di un ciclo, ed è il momento di cambiare. Non so se lui ha la disponibilità finanziaria per fare quello che ha in mente, ma è chiaro che bisogna stare vicini all’allenatore, che si troverà a gestire situazioni non facili. Credo che il momento sia quello giusto, anche se non so da che parte partirà il mercato e dove andrà a parare”.
Pruzzo non nasconde che, pur avendo fatto due finali, questa Inter abbia raccolto meno di quanto meritasse. In quattro anni – sottolinea – si è perso più di quanto si sia vinto, ed è forse giunto il momento di un reset profondo, affidandosi a una nuova linfa tecnica e mentale.
Un mercato che promette scosse
Il mercato estivo inizia ufficialmente il 1° luglio e si prospetta caldissimo per l’Inter. Il budget disponibile – circa 50 milioni più le cessioni – è già stato parzialmente speso con gli arrivi di Bonny, Luis Henrique e Sucic. Ora però si entra nella fase delle cessioni, potenzialmente dolorose.
Alcuni big sono intoccabili, come Barella, Lautaro e Bastoni, ma per altri si aprono riflessioni: oltre a Calhanoglu, vicino comunque ai 32 anni, anche Mkhitaryan appare a fine corsa.
Servono giovani, qualità e gamba. Il nome di Rovella è sul taccuino, ma Lotito non scende dalla valutazione di 50 milioni di euro. Una situazione che impone scelte ponderate ma coraggiose, perché a volte servono sacrifici importanti per ripartire con più forza ed energia.
Chivu ha bisogno di una squadra nuova
Con l’addio di Inzaghi, il nuovo tecnico Cristian Chivu si trova davanti a una sfida complicata. È arrivato in punta di piedi, ma ha bisogno di una rosa rinnovata per dare il via a un nuovo ciclo. L’ambiente chiede chiarezza e coerenza: non sarà facile, ma con il sostegno della società e un mercato intelligente, l’Inter può davvero voltare pagina.
Come ha detto Pruzzo, “Marotta non è impreparato a una situazione del genere. Vediamo l’evoluzione”. E il primo passo è già stato fatto, con la voce forte e chiara del suo capitano.