L’Unione Europea continua a suscitare interrogativi sempre più profondi, non solo tra i cittadini ma anche tra intellettuali e costituzionalisti.

“Vi siete mai chiesti perché l’Unione Europea non riesca a dotarsi di una Costituzione?”. E’ ciò che si chiede l’ex europarlamentare Antonio Maria Rinaldi in diretta a Un Giorno Speciale. La risposta non è scontata. L’Unione Europea non ha infatti una Costituzione propria. Non formalmente, ma questo dettaglio cambia tutto. Sì, ci sono i trattati di Lisbona e di Maastricht, ma questi istituiscono solo una serie di norme, tra cui un articolo che svela già di per sé la risposta al quesito principale. L’articolo 50 prevede che si possa uscire dall’Unione, ed è stato già applicato per conto della Gran Bretagna. “Per avere una costituzione bisogna esistere politicamente”, sentenzia il prof. Geminello Preterossi, docente di filosofia del diritto e di storia delle dottrine politiche.

“E’ un grande inganno”

E’ un inganno, l’hanno chiamata Costituzione, ma era un trattato“, dice il professore riferendosi proprio ai trattati di cui abbiamo parlato sopra. “E’ un grande inganno che da un lato ti soffoca e dall’altro ti impedisce di avere una vera autentica volontà politica. Non mi pare all’ordine del giorno la creazione dello Stato federale europeo. Però non vorrei che ci fosse l’idea di creare una cosa che è difficile da definire ma che è un blocco di potere in cui, magari, l’esercito europeo serve anche come strumento di disciplinamento, come polizia interna rispetto a governi eventualmente rivoltosi perché rispondono al mandato popolare. Finora era il ricatto tecnico-finanziario. Ora ho l’impressione che si preparino a delle cose più inquietanti“.

Ascolta l’intervento integrale a Un Giorno Speciale.