Un Simone Pillon a ruota libera in diretta su “UN GIORNO SPECIALE”: dal prossimo referendum di questo weekend fino all’ipocrisia immigrazionista sull’Islam, passando per i cortocircuiti delle femministe. L’ex senatore della Lega, come al solito, non ha avuto peli sulla lingua a domanda precisa di un ascoltatore.
Immaginiamoci lo scenario: vai al mare e vedi una famiglia musulmana. Padre e figlio sono amabilmente in acqua, mentre la moglie è costretta ad aspettare a riva, completamente coperta dal velo. Dove sono gli appelli indignati della sinistra? Che fanno le femministe, sempre pronte a sguainare la spada? Se non si parla del maschio bianco italiano, evidentemente le motivazioni non sono le stesse.
E in giorni come questi, dove gli inviti per andare a votare per rendere la cittadinanza del nostro paese ancora più semplice da ottenere, questo discorso assume un valore ancora più ampio. Questo il senso dell’intervento di Pillon: l’Islam non è compatibile con l’apparato valoriale della nostra cultura.
Pillon: “L’Islam? Le femministe si indignano a targhe alterne”
“A sinistra, le femministe, quando si tratta di colpire il maschio bianco italiano vanno sempre con la spada sguainata. Caso strano invece, quando si parla dell’Islam e di come esso concepisce la figura della donna si impappinano, diventano quasi incapaci di parlare. Sono due pesi e due misure, che ormai la gente ha smascherato da tempo. Si tratta di un femminismo meramente di facciata, che cede alla più potente narrazione dell’immigrazionismo. Non ci dimentichiamo che la maggioranza dei crimini nei confronti delle donne sono perpetrati purtroppo da persone da religioni e etnie diverse dalla nostra. Ma questo è molto scorretto politicamente e non si può dire…“.
Sul prossimo referendum sulla cittadinanza: “Per questo, anziché andare a votare per aumentare il numero degli immigrati, io questo weekend me ne vado volentieri al mare. Addirittura, propongo di portare gli anni d’attesa per la cittadinanza da 10 a 15. Tanto a sinistra dicono che 5 anni in più o meno non cambia nulla no…? Chi vuole la cittadinanza italiana deve aderire all’impianto valoriale del nostro paese: rispetto per le donne, per le ragazze; non si va in giro a menare e stuprare!“
ASCOLTA L’INTERVENTO INTEGRALE SU “UN GIORNO SPECIALE” – CON STEFANO MOLINARI