C’è una bella notizia per tante persone che si vedranno accreditati sul proprio conto 1440 euro dall’Inps. Ecco chi ne ha diritto.

In questi mesi difficili, tante persone stentano ad arrivare a fine mese, dovendo affrontare spese diverse come quella alimentare, le bollette, le spese per i figli e tante altre. Per fortuna in questo contesto si inseriscono spesso bonus e agevolazioni da parte del Governo ma non solo…

mani con banconote euro
Accredito di 1440 euro sul conto da parte dell’Inps – radioradio.it

Infatti c’è una bella notizia per tante persone perché si vedranno accreditati sul proprio conto ben 1440 euro da parte dell’Inps. Ecco a chi spettano questi soldi. 

A chi spettano i 1440 euro accreditati sul conto dall’Inps

In questo periodo di difficoltà economiche fa comodo ritrovarsi dei soldi in più ed in particolare molti soggetti si vedranno accreditati ben 1440 euro da parte dell’Inps. Chiaramente questi soldi non spettano a tutti, ma solo a determinate persone.

coppia di anziani al tablet
A chi spettano i 1440 euro accreditati sul conto dall’Inps – radioradio.it

In particolare, infatti, questa novità riguarda i pensionati. Per effetto della rimodulazione dell’IRPEF, ci saranno dei benefici per alcuni di loro. Delle modifiche sono avvenute con il decreto legislativo n. 216/2023, in vigore dal 31 dicembre 2023, con il quale si è passati da 4 a 3 gli scaglioni IRPEF, vale a dire:

  • fino 28.000 euro: 23%
  • tra 28.000 e 50.000 euro: 35%
  • sopra 50.000 euro: 43%

In pratica il secondo scaglione (quello che andava da 15.000 a 28.000 euro di reddito) è stato inglobato nel primo, con un’aliquota che è passata dal 25% al 23%. Una conseguenza di questa modifica è stata un vantaggio di 260 euro a chi percepisce una pensione pari a 28.000 euro ma anche per chi ne prende una di 50.000 euro o più.

Non solo ma il Governo si sta concentrando anche sul secondo scaglione, cioè quello con redditi che vanno da 28.000 a 50.000 euro, per ridurre l’aliquota dal 35% al 33%. In questo modo si avrebbe un beneficio di altri 440 euro in più. Un’ulteriore modifica potrebbe essere l’estensione dello scaglione, passando da 50.000 a 60.000 euro e portando l’aliquota massima del 43% solo sulla quota eccedente i 60.000 euro.

Dunque la parte compresa fra 50.000 e 60.000 euro sarebbe tassata al 33% invece che al 43%, con un risparmio finale di 1000 euro che, in aggiunta ai 440 euro, porterebbe un vantaggio di 1440 euro all’anno per questi pensionati, vale a dire 120 euro in più al mese sulla pensione netta.

Dunque la rimodulazione IRPEF allo studio del governo Meloni potrebbe comportare 120 euro in più al mese per tanti soggetti, per un totale di ben 1440 euro all’anno.