Lorenzo Musetti sta raggiungendo vette e risultati davvero insperati. Il tennista azzurro ha dalla sua parte la spinta di un ex campione.
Il 2025 si sta sviluppando come l’anno della consacrazione per Lorenzo Musetti. Il giovane tennista toscano, considerato una delle stelle del movimento nostrano, sta finalmente crescendo e ottenendo i meritati successi, facendo vedere un tennis più continuo e maturo.

Si è sempre parlato benissimo delle qualità di Musetti, un talento puro che però avrebbe dovuto trovare una rotta, la strada giusta, quella che il suo connazionale e coetaneo Jannik Sinner aveva imboccato già da tempo. Il carrarese ha avuto la costanza e la forza di fare il salto di qualità: dopo la medaglia di bronzo a Parigi 2024 è stato protagonista di ottime cavalcate in alcuni dei tornei più prestigiosi.
Finalista a Monte-Carlo, fermatosi in semifinale a Madrid, Roma e Roland Garros. Insomma, una crescita esponenziale sulla quale aveva scommesso da tempo uno dei suoi collaboratori tecnici. Ovvero Corrado Barazzutti, ex fuoriclasse del tennis italiano con un passato anche da capitano non giocatore in Coppa Davis.
Barazzutti incensa l’allievo Musetti: dopo Sinner ed Alcaraz il più forte è lui
Interpellato da Fanpage, lo stesso Barazzutti ha voluto parlare di Musetti, giocatore che segue personalmente da tempo e con cui vanta una collaborazione tecnica molto proficua. L’ex tennista lo vede sempre più in crescita, tanto da accostarlo ad i nomi più importanti del ranking attuale.

“Musetti è dietro Alcaraz e Sinner secondo me. Al momento, e lo dicono i risultati, Lorenzo è quello che è cresciuto più di tutti tra i giovani che stavano dietro. Prima lo dicevo, ma i risultati non confortavano il mio parere. Ha trovato un equilibrio e un tipo di gioco consistente e ordinato, per un tennis di base semplice che viene esaltato dalle sue qualità e dalla fantasia”.
Dunque il tennista toscano sarebbe l’outsider più interessante del momento nel circuito ATP. Con una particolare predilezione per la terra rossa: “Lorenzo è l’unico che può stare in mezzo a Sinner e Alcaraz. Sulla terra in particolare è forse l’unico capace di batterli, poi sui campi duri diventa un po’ meno competitivo degli altri. Sull’erba va bene, ha fatto semifinale a Wimbledon l’anno scorso. Ho sempre pensato però che la terra sia la sua superficie migliore, e lì possa essere uno dei top al mondo, e me l’ha dimostrato”.
Barazzutti conferma di essere stato sempre fiducioso per l’esplosione di Musetti, anche quando appariva come un talento sprecato: “Ho sempre pensato che potesse essere uno dei migliori giocatori al mondo. Poi magari qualcuno ha avuto dubbi, ma io no. Ho sempre pensato che sarebbe stata questione di tempo, e di riuscire come è stato fatto a dargli un po’ più di ordine nel suo gioco, renderlo più consistente e migliorare il suo servizio. Tartarini è il grande costruttore, ma io ho potuto dare il mio contributo per aiutare il team ad accelerare questo percorso, tutto per far giocare meglio Lorenzo e tirare fuori le sue qualità”.