L’annuncio di una decisione che è costata carissima a questo personaggio, il quale ha ammesso di aver detto no a Verstappen in tempi non sospetti.
La Formula 1 è uno degli sport più appassionanti e sorprendenti in circolazione. Tutti coloro che amano il rumore rombante dei motori e lo sgommare delle ruote sull’asfalto non possono esimersi dal seguire tutti i gran premi in diretta, tifando ovviamente per il pilota o per la scuderia che più li emoziona.

Oltre ad essere un mondo ricco di seguito e di movimento, la F1 è anche una vera miniera d’oro. Infatti, per gestire tutto il Circus e le strutture ingombranti che servono per mandare avanti il campionato, vengono tirati in ballo contratti di sponsorizzazione a cifre astronomiche. Sia per quanto riguarda l’organizzazione F1 in generale, sia per i team ed i piloti individualmente.
Un pilota che corre in Formula 1 infatti, oltre ad essere un atleta dalle qualità e dalla preparazione rilevante, è anche un vero e proprio brand. In particolare se, come Max Verstappen ad esempio, è campione in carica da anni e considerato un vero punto di riferimento dell’automobilismo internazionale.
Verstappen ed il contratto di sponsorizzazione saltato: l’imprenditore si mangia le mani
Proprio in tal senso, è arrivata la confessione di un noto imprenditore del settore elettronico, che incredibilmente non ebbe la lungimiranza di investire in Max Verstappen, quando il pilota olandese stava cominciando a diventare uno dei più brillanti e vincenti del Circus.

Si tratta di Michel Perridon, il fondatore dell’azienda elettronica Trust. La storia è molto particolare, poiché quest’ultimo aveva in realtà (ad inizio anni 2000) un ottimo rapporto con la famiglia Verstappen, decidendo di sponsorizzare Jos, il padre di Max, quando correva per la Minardi.
“Ho sempre sponsorizzato Jos Verstappen con la mia azienda, il padre di Max, e questo è costato milioni“ – ha ammesso Perridon, facendo intendere che tale scelta non fu affatto fortunata, visto che Jos non ebbe una carriera così sfavillante. Ecco perché, quando gli fu data l’occasione, Perridon si rifiutò di diventare sponsor anche del figlio Max.
Nel podcast The Dutch Dragons Perridon ha spiegato che Raymond Vermeulen, agente dei Verstappen, fece una proposta importante all’imprenditore: “Mi chiese di investire 5 milioni per avere il 10% di tutte le entrate di Max Verstappen per il resto della sua vita. Ma ho scelto di rifiutare, avevo già investito tanto in questa famiglia, ho detto di no”.
Un errore enorme quello del patron di Trust, visto che il ritorno economico sarebbe stato a questo punto enorme. In particolare dopo la firma dello stipendio da 60 milioni di euro all’anno di Verstappen con la Red Bull, accordo che avrebbe fatto ricco anche Perridon.