A molti italiani è arrivata una temutissima multa di ben 5000 euro. Ecco l’errore da non commettere per non rischiare grosso.
Fra le comunicazioni postali che spaventano di più tante persone ci sono le famigerate multe. Molto spesso queste riguardano delle infrazioni alla guida, come per eccesso di velocità o per divieto di sosta. Ancora, potrebbero arrivare delle cartelle esattoriali dall’Agenzia delle Entrate.

Ma non è tutto perché di recente a molti italiani è arrivata una temuta multa da ben 5000 euro. Ecco perché bisogna evitare di commettere un errore che può costare molto caro. Ecco di quale si tratta.
L’errore che può costare una multa da 5000 euro
Una multa da 5000 euro: questa è la conseguenza di un errore che tanti italiani commettono e che sarebbe meglio non fare. il problema è la cosiddetta pirateria digitale o, meglio, il “pezzotto”.

Purtroppo sono tanti gli italiani che usufruiscono di servizi illegali di streaming per vedere partite, programmi di intrattenimento o film. Così più di 2000 utenti hanno già ottenuto questa temuta multa, e non si tratta solo dei gestori delle piattaforme clandestine ma anche dei singoli utenti. Questi provengono da oltre 80 province italiane e sono stati scovati grazie agli indirizzi IP e ai dati legati ai pagamenti effettuati online, grazie ad un’azione congiunta di Agcom, Guardia di Finanza, Lega Serie A e diverse Procure.
Le multe che sono arrivate a casa partono da 154 euro per ciascun utente ma possono arrivare fino a 5000 euro in caso di recidiva. Un’operazione ricca di successi e le parole del generale di brigata Gaetano Cutarelli lo confermano. Ha infatti dichiarato: “Abbiamo svolto un’analisi dettagliata di regione, età, lavoro e ormai non si scappa più. Adesso possiamo bloccare lo streaming in due minuti in maniera automatica”.
Purtroppo tante persone ricorrono ai servizi di streaming illegali anche per “protesta” contro l’aumento dei prezzi degli abbonamenti e la frammentazione dei diritti televisivi (si pensi ad esempio al calcio, dove per vedere tutta la stagione calcistica bisogna fare 3 diversi abbonamenti). L’AD della Lega Serie A Luigi De Siervo ha però ribadito che la soluzione non sta nel modificare l’offerta, ma nel far rispettare la legalità.
Secondo il suo pensiero, se tutti gli utenti pagassero, i prezzi scenderebbero. Dunque, tutti coloro che utilizzano il pezzotto dovrebbero evitare di farlo se non voglio ottenere una multa da ben 5000 euro. Pagando legalmente un abbonamento ai servizi di streaming, prima o poi i costi per usufruirne si abbasseranno per tutti.