“Sicuri di aver conosciuto il vero Bergoglio? Vi spiego perché non è così” ▷ Con Andrea Cionci

Mentre si discute su chi potrebbe essere il prossimo Pontefice, c’è chi sposta l’attenzione su una domanda più radicale: sarà un Papa legittimo? Andrea Cionci, giornalista e saggista, rilancia una lettura articolata, che ruota attorno alla validità del prossimo conclave, all’eredità di Benedetto XVI e ad alcuni aspetti controversi della personalità di Bergoglio.

Successione papale: una questione di “munus”

Secondo Cionci, il punto centrale non è il nome del futuro Papa, ma la legittimità della sua elezione. “Il papato non è una repubblica: è una monarchia”, afferma, “e nelle monarchie la successione avviene secondo regole ben precise”. Nel caso del papato, la “discendenza” spirituale si trasmette attraverso il munus petrino, ovvero il dono divino conferito solo in un conclave regolare. Per questo, sostiene Cionci, se a eleggere il nuovo Pontefice saranno anche i cardinali nominati da Francesco, “quel conclave sarà nullo e invalido” perché “solo i cardinali creati da Benedetto XVI o da Giovanni Paolo II possono dare origine a un Papa con il munus”.

A supporto della sua tesi, il giornalista mostra un frammento video di una conferenza tenuta da Monsignor Georg Gänswein il 15 agosto 2023: “In quel filmato – spiega Cionci – Gänswein dice chiaramente che ‘la rinuncia appare completamente diversa da come era stata interpretata nel 2013’”. Secondo lui, quelle parole confermerebbero che Benedetto XVI non abdicò, ma annunciò uno stato di sede impedita: “Un gesto di autodifesa canonica per salvare la Chiesa dall’interno, impedendo una detronizzazione forzata”.

Un conclave incerto e l’anomalia dei cardinali

Cionci si sofferma anche su una presunta anomalia nel numero dei cardinali elettori. “Attualmente siamo in esubero rispetto al limite dei 120 previsto dalla Universi Dominici Gregis. Ma già nel 2023, Bergoglio aveva parlato di un Papa Giovanni XXIV nel 2025, come se sapesse che si sarebbe dimesso”. Per il giornalista, questa apparente contraddizione potrebbe nascondere una strategia ecclesiastica: “Forse la Regenza ha imposto questa sovrabbondanza per trovare un pretesto canonico per escludere in blocco i cardinali creati da Bergoglio, e ripartire da un conclave ‘riparativo’, riferito al 2013”.

La richiesta dei fedeli: “Verità e chiarezza

Sciorinati i dettagli di un possibile conclave controverso, Cionci chiama in causa i fedeli, sottolineando l’importanza della partecipazione attiva. “È arrivato il momento che il popolo cattolico ruggisca”, afferma, riferendosi a una petizione in corso per sostenere quella che chiama Regenza. “Vogliamo un Papa vero, vogliamo la verità. Basta con i conclavi confusi: il mondo cattolico ha il dovere di farsi sentire”. E conclude con un riferimento a una corrispondenza avuta con il Segretario di Stato Vaticano: “Nel novembre 2023 abbiamo informato il cardinale Parolin della questione. Ora non si può più tacere”.