Napoli, “sionisti non graditi” ▷ Testa a testa Capezzone – Duranti: “Attenzione ai termini”

E’ andata virale negli ultimi giorni una lite in un ristorante di Napoli tra turisti israeliani e la ristoratrice, accusata di “antisemitismo”.

Lite a Napoli tra ristoratrice e turisti israeliani.

Ha scatenato la polemica un video andato virale sui social in cui si osserva una lite tra una famiglia di turisti israeliani e la proprietaria della Taverna Santa Chiara, nel centro storico di Napoli. Si sente la cliente dire alla ristoratrice: “Sei un’odiatrice di ebrei! Sostieni il terrorismo! Duemila anni di persecuzione non sono abbastanza per te?”. “I sionisti non sono i benvenuti qui”, risponde la ristoratrice. “I sionisti vadano nella nostra terra ebraica”, dice la turista. Mentre si sollevano i toni, la famiglia si alza dalla tavola e la ristoratrice sparecchia: “Signora, lei deve andare. Non vogliamo i suoi soldi.

Il racconto della ristoratrice

La versione della ristoratrice compare subito nella pagina Facebook della Taverna Santa Chiara:

Nella giornata di sabato 3 maggio, nel nostro esercizio, siamo stati vittime di un episodio a scopo intimidatorio da parte di una avventrice che, dopo aver pranzato nel nostro locale, ha iniziato a parlare ad alta voce, facendo chiaramente intendere di essere sostenitrice dei crimini internazionali del governo israeliano contro il popolo palestinese. A quel punto, da cittadini coscienziosi quali siamo, abbiamo evidenziato che condanniamo il genocidio palestinese in atto, quale crimine contro l’umanità. La turista ha immediatamente iniziato ad accusarci di antisemitismo, di sostenere il popolo palestinese che, nelle sue parole, lei individuava come popolo di terroristi e, quindi, di essere noi stessi a supporto di terroristi“.

La nostra unica responsabilità è quella di aver preso posizione, nell’ambito della campagna degli Spazi Liberi dall’apartheid israeliano, contro il genocidio palestinese in atto. Alla luce della campagna di odio e mezzo social che è stata scatenata e delle minacce ricevute, volte a minare anche la nostra incolumità personale nonché l’andamento della nostra attività, sporgeremo formale querela.
I nostri legali, inoltre, hanno mandato di segnalarci tutte le diffamazioni a mezzo social e a mezzo stampa che ci accusano, falsamente, di aver cacciato chicchessia dal locale, come dimostra lo stesso video diffuso dalla coppia.
Nel nostro locale, che accoglie da sempre persone di ogni nazionalità, fede ed etnia, non possiamo tollerare e continueremo a non tollerare alcuna forma di esternazione razzista, sia essa ispirata da antisemitismo, islamofobia, o, come in questo caso, razzismo antipalestinese
“.

Fabio Duranti e Daniele Capezzone ne hanno parlato in diretta (VIDEO)