Negli ultimi giorni il Presidente della As Roma Dan Friedkin ha messo in stand by Stefano Pioli. L’entourage dell’allenatore da noi contattato ci informa che da giorni con la Roma non ha più avuto interlocuzione. L’interpretazione dei diretti interessati è che la Società giallorossa possa aver dirottato le sue attenzioni su altre figure professionali dopo due mesi di rapporti molto stretti.
Come risolvere dunque l’annosa questione del nuovo tecnico?
Roma ha scelto. O forse, ha osato. Tra i nomi altisonanti e le vecchie glorie del calcio europeo, il club capitolino sembra pronto a virare verso una scommessa affascinante e visionaria: un importante operatore di mercato (lo stesso che ci ha dato le notizie di Dybala, Vlahovic e Lukaku) ci ha detto che secondo le sue informazioni il nuovo tecnico sarà Francesco Farioli, il giovane allenatore italiano che ha stregato tutti con il suo calcio moderno e coraggioso, potrebbe presto sedere sulla panchina giallorossa.
Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, la dirigenza romanista avrebbe individuato proprio nell’attuale tecnico del Nizza (e in passato dell’Alanyaspor e del Fatih Karagümrük) il profilo ideale per aprire un nuovo ciclo: giovane, preparato, con un’idea di gioco precisa e un’identità tattica che profuma di futuro. Non un semplice allenatore, ma un progetto.
A Roma, il nome di Farioli accende subito la curiosità. Toscano, classe 1989, ex preparatore dei portieri, è considerato uno dei tecnici emergenti più interessanti del panorama europeo. E se Mourinho era il fuoco, De Rossi il cuore, Farioli potrebbe essere la mente: il laboratorio giallorosso, pronto a rivoluzionare il modo di pensare il calcio sotto il Colosseo.
Il tempismo non è casuale. La società vuole voltare pagina, puntare su una filosofia più sostenibile e formativa, investendo su talento e idee piuttosto che solo su nomi. E in questo, Farioli incarna esattamente il tipo di cambiamento che a Trigoria sembrano voler abbracciare.
Le trattative sono in corso, ma qualcosa si muove sotto la superficie. E se davvero sarà Farioli il prescelto, allora il futuro della Roma potrebbe cominciare con un’inedita, intrigante, rivoluzione.
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