“Rosetti, così non ‘Var'” ▷ L’editoriale di Xavier Jacobelli

Durissima l'analisi del giornalista: "Raramente ho visto un arbitraggio così casalingo. È stato intollerabile il modo in cui ha condizionato la partita"

Mai come durante il post-partita di Porto Roma abbiamo assistito a un Ranieri così arrabbiato. Il destinatario principale della sua ira è stato il designatore degli arbitri della UEFA Roberto Rosetti, colpevole di aver scelto un arbitro che si è rivelato più che inadeguato nella direzione della gara.

Cartellini gialli dati quasi a caso, la mancata espulsione di Varela per il calcio al ginocchio di Dybala… Sono stati diversi i motivi a infrangere per la prima volta l’abituale seraficità del tecnico di Testaccio, per un arbitraggio che non è passato inosservato a nessuno fra appassionati e addetti ai lavori. Anche perché, considerando il caso del rigore inesistente del Bruges contro l’Atalanta, o la stessa finale della Roma in Europa League, segnata dalle scelte scellerate di Anthony Taylor, non è affatto la prima volta in cui le squadre italiane vengono penalizzate profondamente in campo europeo.

Durissimo, in questo senso, il commento di Xavier Jacobelli: “Ranieri ha fatto benissimo a lamentarsi. La Roma ha subìto dei torti evidenti. Abbiamo assistito a una direzione di gara disastrosa, sfacciatamente casalinga. Se un signore del calcio come Ranieri protesta come ha fatto in Portogallo, significa che la misura è colma. E, in particolare, ha fatto bene a chiamare in causa direttamente il designatore Rosetti: il suo silenzio è assordante, e non si spiega perché mandi a dirigere partite di questo livello arbitri così inadeguati e tecnicamente insufficienti, per usare un eufemismo“.

Sulla mancata espulsione di Varela: “Considerando il metro generale di questi arbitri, era un fallo da rosso. C’è stata una disparità di giudizio da parte di Stieler evidente. Ripeto, raramente ho seguito un arbitraggio così sfacciatamente casalingo. Intollerabile, inevitabilmente ha condizionato la partita. Se ammonisci indiscriminatamente 8 giocatori e ne espelli uno, è ovvio che i giocatori ne risentano. E meno male che questo signore appartiene all’élite della UEFA… Un vero ossimoro. Le squadre italiane non hanno mai subito così tanti torti in campo internazionale da quando i designatori sono italiani: prima Collina, ora Rosetti. Vedremo se Gravina, o chi di dovere, avrà finalmente la forza di farsi sentire da Ceferin“.