Cambio di programma: il Covid 19 potrebbe realmente essere uscito da un laboratorio di Wuhan.
Bollata nel 2020 come tesi “complottista”, continua oggi a ricevere credito da giornali e anche da enti governativi.
E’ la CIA ora a confessare che la teoria della fuga dal laboratorio è “probabilmente” vera, sebbene ci creda con “scarsa sicurezza”.
Fanno sapere che l’altra tesi, quella che crede invece in un origine naturale, sia ancora valida. Ma dopo che per molti anni la CIA ha dichiarato di non avere informazioni sufficienti per supportare la teoria del “leak” di laboratorio, la notizia che oggi invece alcuni elementi ci sono, apre nuovi fronti che fino a ora erano stati relegati alla teoria del “complotto”.
“Una delle cose di cui ho parlato – ha dichiarato il nuovo direttore della CIA, John Ratcliffe – è affrontare la minaccia della Cina su diversi fronti, e questo risale al motivo per cui un milione di americani sono morti e perché la Central Intelligence Agency è rimasta in disparte per cinque anni senza fare una valutazione sulle origini del COVID. Ho dichiarato pubblicamente, come sapete, che penso che la nostra intelligence, la nostra scienza e il nostro buon senso ci impongano di credere che le origini del COVID siano state una fuga dal Wuhan Institute of Virology. Ma la CIA non ha fatto quella valutazione o almeno non l’ha fatta pubblicamente. Quindi mi concentrerò su questo e mi assicurerò che il pubblico sia consapevole che l’agenzia parlerà”.
“Nel 2020 io fui tra i pochi in televisione a dire che mi sembrava molto più probabile questa ipotesi“, commenta Daniele Capezzone in diretta. “Un giornalista di un giornale che non voglio nominare…’Capezzone, un complottista!’. Purtroppo quel suo tweet è invecchiato male“.
Ascolta l’intervento integrale.
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