La figura di Alain Delon è stata ammirata in tutto il mondo per il suo carisma, fascino e magnetismo. L’attore è stato da molti definito come l’uomo più bello del mondo e con la sua bellezza è riuscito a costruire una solida carriera. Ma oltre l’immaginario collettivo si celava anche l’umanità di Delon: custode di un’interiorità tormentata e un carattere spigoloso. L’attore si è trovato spesso al centro dei riflettori per via delle sue dichiarazioni senza filtri ed estremamente trasparenti. Era ben nota la sua simpatia per la destra estrema e la sua amicizia con Jean-Marie Le Pen fondatore del Front National.
E proprio come la sua amica e confidente Brigitte Bardot si definiva un gollista e nazionalista. Era un amante del libero pensiero e della libera espressione e per questo motivo è stato duramente criticato dall’opinione pubblica. Le sue dichiarazioni altrettanto contestate erano intrise di commenti razzisti e frasi omofobe estrapolate da citazioni di Charles de Gaulle.
“Oggi quando non si hanno idee ci si nasconde dietro la parola omofobia, fascismo e cosi via.. E non si entra nel merito delle cose” dice ai nostri microfoni il Docente universitario e storico del cinema Claudio Siniscalchi. “Quando intervistai Alain Delon e gli chiesi chi votava per la Presidenza francese, mi disse ‘Ma che domande mi fai? Voto per Jean Marie Le Pen‘ “.
Quando il giornalista gli chiese il perché, Delon disse che il motivo risiedeva nel fatto che entrambi avevano combattuto insieme in Indocina. “Questo è Alain Delon, può piacere o non piacere. E’ stato un sostenitore senza se e senza ma di quest’uomo. Lui si è sempre dichiarato uomo di estrema destra, ha sempre appoggiato De Gaulle.
Delon era il ribelle più bello del mondo e non credo ci siano dubbi. La ribellione è andare da una parte mentre tutti vanno dall’altra. Questo a lui è costato molto nella sua carriera: a causa di chi lo considerava razzista per esempio”.
Ma Alain Delon era anche un uomo intellettualmente onesto, evidenzia Siniscalchi, come quando scrisse una lettera per il Presidente francese François Mitterrand (Primo Segretario del Partito Socialista in Francia) ringraziandolo per il suo operato politico. “E’ stato un grande presidente e lui lo riconobbe pubblicamente. Non so quanti altri possano vantare di aver fatto lo stesso per De Gaulle. Il diritto di parola credo che debba essere dato a tutti quanti. Dividersi se Alain Delon era di destra o di sinistra è molto triste“.