È una vittoria strappata con prepotenza quella del Napoli: battuta una Juventus combattiva, che lotta fino all’ultimo ma non incide.
Al Maradona va in scena un match scoppiettante, che lascia poco tempo per rifiatare ai suoi interpreti. Già a partire dalla prima frazione di gioco, Juve e Napoli si affrontano a viso aperto, i bianconeri non si risparmiano e i partenopei fanno possesso.
Il primo sussulto della gara arriva in chiusura di primo tempo: al 41esimo Kvaratskhelia colpisce al volo una respinta aerea della difesa bianconera e la insacca alle spalle di un incolpevole Szczęsny. I primi 45 minuti si chiudono con il Napoli in vantaggio. Alla ripresa la Juventus scende in campo con un piglio diverso: aggredisce e ci prova in tutti i modi ma non conclude mai, complice un pizzico di sfortuna e una porta stregata in sfavore di Dusan Vlahovic.
Il vero premio per il bel gioco costruito dalla Juventus durante tutto il secondo tempo arriva all’81esimo, quando Chiesa infila una rasoiata bassa e infila in buca d’angolo. Pareggiati i conti, la Juve vuole vincerla a tutti i costi, ma dopo sette minuti arriva la beffa. Nonge, subentrato a Miretti, attera Osimhen in area di rigore, rigore per l Napoli. Il bomber nigeriano, però, spreca tutto dal dischetto e a dover rimediare è Raspadori sulla ribattuta. I partenopei acciuffano la vittoria nel finale con il brivido e si aggiudicano tre punti pesantissimi per la corsa al quarto posto.