Il senatore della Lega Claudio Borghi ha proposto che l’Italia non finanzi più l’OMS o il World Health Organization, “in parte è ovviamente una provocazione, ma a quanto pare è servita perché serve a capire queste organizzazioni” spiega Borghi “nel momento stesso si va a guardare che cosa fanno davvero, chi li finanzia, come spendono i soldi che gli vengono dati. In realtà si scoprono delle cose che forse non tutti sanno, non tutti avevano realizzato. Mi sono occupato tutta la vita di economia, bilanci, tutt’ora sono in Commissione Bilancio della Camera, quindi quando devo informarmi su qualcosa è la prima cosa che prendo è il bilancio”.
E su quel che riguarda il bilancio, i temi sanitari, i nuovi documenti che sono stati da poco pubblicati dalla Commissione Europea e che vogliono togliere sovranità ai singoli Stati per lasciarla nelle mani dell’OMS, Borghi è partito ancora dalle voci di bilancio: “Un terzo di tutto il bilancio europeo, che è circa tre miliardi e mezzo, quindi più di un miliardo, sono gli stipendi di lor signori. Gli stipendi se li decidono loro. Lo stipendio medio è 120 euro l’anno esentasse. Medio significa che ci sono dentro anche i centralinisti per esempio. Significa quindi che c’è chi prende 500mila euro l’anno. Dall’altra parte 1,4 miliardi vanno in consulenze. Mi vengono in mente batterie di virologi che poi ovviamente canteranno la canzone che gli dicono chi cantare. Ecco quindi che rimane molto poco, e di questo molto poco gran parte va nel piano di vaccinazione contro la poliomelite. Erano rimasti pochissimi casi. Eradicata la malattia potevano anche stare tranquilli, ma poi avranno pensato che non c’era motivo per rinunciare a centinaia di milioni l’anno.
Risultato: ora ci sono casi di poliomelite da mutazioni di vaccino. Quindi oggi la maggior parte di casi di poliomelite sono da mutazione, come da tabella OMS. Ora oltre a più soldi, chiederanno di firmare un trattato che diventerà sovraordinato alle nostre legge e gli consentirà di avere più poteri in una situazione che può dichiarare da sola. Sono loro a decidere quando c’è una pandemia e loro a scegliere le contromisure”