Omicidio Mastropietro, l’appello della madre ▷ “Ci hanno abbandonato: il caso era troppo scomodo”

Mettiamo da parte le notizie del giorno per un giorno. C’è qualcosa di più importante per tutti, c’è un grido d’aiuto che deve essere ascoltato. Il grido di mamme, sorelle, familiari di ragazze violentate e uccise che chiedono giustizia per le vittime. La giustizia italiana troppo spesso negli anni si è rivelata indulgente con chi ha commesso i crimini più efferati. Violenza, femminicidio, stupro. Troppo spesso abbiamo assistito a fatti di cronaca agghiaccianti volti al termine con pene irrisorie se paragonate alla crudeltà dei carnefici che commettono azioni di questo tipo. C’è chi non ci sta più e alza un grido d’appello che possa arrivare forte a tutti.

Come Alessandra Verni, madre di Pamela Mastropietro, diciottenne violentata e uccisa brutalmente a Macerata da cittadini extracomunitari. Verni si è fatta portavoce di tutti i familiari delle vittime di crimini come quello subito da Pamela, i quali chiedono ancora giustizia e non si arrenderanno.

Francesco Borgonovo ha accolto l’appello di Alessandra Verni ai microfoni di ‘Punto e Accapo’: “Io spero che qualcuno prenda in carico il caso di mia figlia, dal 2018 non è successo nulla. La politica ha soltanto strumentalizzato il caso di Pamela, nessuno ha agito concretamente. Lo stato ha abbandonato tutte le famiglie che hanno subito perdite come la nostra. I carnefici sono tutelati in tutto, le vittime abbandonate. Mia figlia è stata violentata e uccisa da un membro della criminalità organizzata nigeriana di cui tutti tra le istituzioni di Macerata, ai tempi dell’omicidio, avevano negato l’esistenza. La storia di Pamela è una storia un po’ scomoda, perché anche l’ex questore di Macerata all’epoca, Pignataro, in un convegno di soli avvocati, ammise che dopo la morte di Pamela ebbe pressioni politiche e minacce. Si è indagato su questo? No. Cosa c’è dietro? Cosa stanno nascondendo?