Irrompe De Laurentiis durante la conferenza sui diritti Tv ▷ Parole durissime su DAZN, poi bacchetta gli altri presidenti

I diritti tv del campionato di Serie A sono stati assegnati per i prossimi 5 anni per una cifra di 4,5 miliardi di euro. I diritti dal 2024 al 2029 sono stati quindi venduti a 900 milioni di euro l’anno, così ripartiti: 700 milioni di DAZN e 200 milioni di Sky. Quest’ultima trasmetterà tre partite in chiaro, tra queste quelle del sabato sera. Mediaset aveva provato a d acquistare una partita in chiaro per il sabato sera. Durante la conferenza stampa del Presidente della Lega Serie A De Siervo è intervenuto De Laurentiis, parlando di “Sconfitta del calcio italiano”.

Il presidente del Napoli è quindi salito sul palco prendendo la scena a spiegando il suo punto di vista: “Il problema è essere imprenditori o essere prenditori. Allora, io tutta la mia vita ho fatto l’imprenditore, quindi l’imprenditore deve saper misurare l’area di rischio, perché è molto più comodo dire no. Io me ne sto a casa, mi faccio i miei calcoli sui consumi, cerco di economizzare, ma questo non implementerà mai il valore del calcio italiano, perché il valore del calcio italiano passa attraverso degli investimenti importanti. E allora in Italia purtroppo il calcio pensa sempre che debba essere supportato dagli altri. Mentre invece il calcio italiano è supportato soltanto dai tifosi, dai suoi tifosi. È il tifoso il bene assoluto di un club di calcio. Allora il mio rapporto deve essere in diretto con il tifoso. Non deve essere diretto con Sky piuttosto che Dazn. Dazn secondo me non è competente, non fa bene come non fa bene Sky al calcio italiano. Perché non fa bene? Molto semplice, perché quando io vendo un pacchetto dove dentro ci trovo il cinema, la Champions, il calcio italiano, le serie televisive, l’intrattenimento, l’informazione…

Io non capirò mai qual è il vero valore del calcio italiano e quindi non mi renderò conto. I miei compagni di squadra, qui in Lega, amano passivamente essere operativi nel sistema. Io che non ho mai giocato in maniera passiva, detesto poter operare in questo modo, poi soprattutto la stupidaggine assoluta di fare un accordo per cinque anni, quando noi vediamo che sei mesi fa è venuta fuori l’Arabia, c’è adesso la guerra, lo sviluppo della guerra che non si sa dove ci porterà. Però noi sappiamo che in momenti di crisi il cinema e il calcio sono due cose che vanno fortissime, sono una panacea ai dolori del quotidiano. Ma noi questo sogno l’abbiamo messo nel cassetto. Forse l’abbiamo messo nel cassetto anche dei nostri tifosi, perché non è che poi Sky e Dazn facciano questi investimenti. Io ieri vedevo una partita di calcio inglese tra l’Arsenal e il Chelsea, fantastico. Poi vedevo tre partite italiane. Le modalità di ripresa del nostro calcio sono diverse. E questo ce l’ha mai detto Dazn? Ce l’ha mai detto Sky? No, assolutamente no. Poi parliamo dello stadio reale e minimizziamo la validità dello stadio virtuale”.