Cosa c’è dietro l’omaggio canadese all’ex SS ▷ “Tutto pur di sostenere la versione Zelensky”

Canada, Camera dei comuni. Ha fatto il giro del mondo il video della celebrazione andata in scena, in occasione della visita del premier ucraino Zelensky invitato dal primo ministro canadese Trudeau, nei confronti del “veterano ucraino che ha combattuto per lungo tempo per la liberazione dai russi“. Tutto molto commovente fino a questo punto, nulla da obiettare. Ci sarebbe soltanto un piccolo, insignificante dettaglio passato inosservato al presidente della Camera Anthony Rota e ai 338 deputati che hanno onorato l’ospite d’eccezione con una doppia ovazione. Yaroslav Hunka, l’anziano signore portato in gran trionfo dalla Camera dei comuni canadese, si è rivelato essere niente po’ po’ di meno che un ex membro delle SS naziste.

Ora un paio di punti interrogativo sbracciano per essere posti. Si presume che tra i 338 deputati di una Camera ci sia una buona percentuale di persone ben istruite, per lo meno a livello storico. Appurato questo, come può una persona in possesso almeno delle nozioni scolastiche necessarie alla comprensione di un evento storico come la seconda guerra mondiale, non arrivare a chiedersi che, forse, un veterano che ha combattuto contro i russi potrebbe aver combattuto con la casacca sbagliata? Come può il presidente della Camera di un paese come il Canada incitare l’elogio di un ex membro delle SS, senza porsi la domanda precedente?

Tutto per sostenere la “versione Zelensky”

Non c’è da stupirsi di fronte ad una sceneggiata simile. Pur di accreditare la “versione Zelensky” come quella giusta le stanno provando tutte, cercano qualsiasi cosa pur di avallare le tesi ucraine. Ma qui hanno preso un abbaglio di dimensioni ciclopiche, per ignoranza. Credo e spero che chi l’ha invitato non sapesse chi fosse Hunka realmente” ha commentato Alberto Contri, docente ed esperto di comunicazione sociale.

A seguito dell’enorme figuraccia rimediata, il presidente della Camera Anthony Rota ha deciso di dimettersi.

Mi stupisce che abbia finalmente avuto la dignità di dimettersi.” continua Contri “Questo episodio vergognoso la dice lunga su come il pensiero unico viaggi da tutte le parti. La dice lunga sull’ignoranza delle classi politiche e sulla loro mancanza di informazione. La dice lunga, infine, su come la conversazione della società si sia abbassata a un livello infimo, al livello della non conoscenza“.

L’episodio è più grave di quanto si creda, sostiene Giovanni Frajese, per più motivi:

Il fatto che 338 deputati, a seguito dell’introduzione dell’ospite come ‘veterano che ha combattuto contro i russi’, non si siano chiesti a quale esercito appartenesse Hunka è surreale. Avevano bisogno che qualcuno gli dicesse contro chi combattesse la Russia durante la seconda guerra mondiale per fare due più due? L’episodio è più grave di quanto si pensi perché dimostra che le persone non sono più in grado di pensare. Prendono per buona qualsiasi cosa gli venga detta e non si interrogano su nulla. Probabilmente una determinata elite di persone aspirava proprio a questo, a plasmare un popolo e una classe politica non pensante che sorride, annuisce e batte le mani. Vogliono un popolo decerebrato, che non conosce il suo passato e le sue tradizioni“.