Dott. Bizzarri ▷ “Vi spiego perché, con tutto quello che è venuto fuori, siamo ancora in alto mare”

I vaccini che sono stati inoculati a miliardi di persone, erano stati effettivamente verificati nella maniera corretta? Quanto la burocrazia ha avuto un ruolo nel validare sieri che sono finiti nel sangue delle persone? Domande che tornano di attualità alla vigilia di una nuova annunciata ondata di Covid e, quindi, di nuovi vaccini che come raccontano alcuni, sono pronti per contrastarla. C’è purtroppo ancora da fare i conti con la realtà delle tre dosi somministrate, m anon solo. Mentre si parla di nuove dosi continuano ad essere pubblicati studi che confermano l’inutilità delle mascherine, le controindicazioni della tecnologia a mRNA, l’origine laboratoriale del virus. Verità pubblicate che non sembrano però emergere quanto dovrebbero.

Il Dottor Bizzarri resta ottimista sul fatto che la verità possa venire a galla su tutti questi temi: “Io sono ottimista sul fatto che prima o poi la verità emerga, e di fatto nell’arco di pochi anni molte cose sono emerse con forza. Per esempio, vi ricordo la causa del virus. Io scrissi nel 20 marzo del 2020, nove giorni dopo che Conte aveva firmato i primi Dpcm, di questo virus come un qualcosa che fosse stato ingegnerizzato e fuggito da un laboratorio. Oggi stanno emergendo sempre più prove a conforto di questo. E stanno emergendo prove sul fatto che questi vaccini poi non funzionino più di tanto, ci siano una serie di problemi, la tecnologia mRNA pone una serie di quesiti, anche se stanno cercando di superarli con la propaganda. Vi ricordate che qualche mese fa avevano detto adesso cureremo il cancro con l’mRNA? Dopodiché nessuno ha parlato più”.

E anche dal lato economico e di bilancio delle case farmaceutiche si vede quanto alcune cose non tornino: “Un farmaco prima o poi, se non funziona, rivela la sua natura e così sta accadendo. Tant’è che la Pfizer e Moderna che hanno realizzato incrementi di fatturato superiori al 400%, oggi sono nella condizione di licenziare migliaia di persone. Eppure le dosi di vaccino le abbiamo comprate, pagandole prezzi altissimi, questo – sottolinea Bizzarri – nonostante paghiamo 27 euro una fiala, mentre il vaccino di Cuba costa un dollaro e mezzo, Pfizer è costretta a licenziare. Non solo: I contratti capestro, che noi non conosciamo ma abbiamo alcuni scampoli recuperati, ci impegnano a continuare a comprare vaccini per altri dieci anni”.

Ma manca un tassello fondamentale, “la consapevolezza delle persone“.