“Qualcuno potrebbe sempre risponderci che andare allo stadio non rientra tra le prime necessità: ecco, questo è un ragionamento davvero populista, quasi un non ragionamento

Forse dovremmo avvisare subito il lettore che questo articolo potrebbe essere giudicato ad alto tasso di populismo, ma confidiamo nel fatto che, indipendentemente dalle condizioni economiche di ognuno, il valore dei soldi sia ancora chiaro a tutti. Il valore dei soldi anche in rapporto a una passione e sappiamo che quella di un tifoso per la propria squadra è una delle più viscerali, da sempre. Per certe tifoserie in modo particolare e la Roma sicuramente è tra queste. 

Ora, per esercitare un minimo di memoria storica, peraltro molto recente, va dato atto alla Roma di aver esercitato una politica di prezzi che è andata sempre incontro ai tifosi, abbonati e non, con varie formule e varie opportunità. Anche per questo, forse, i prezzi per Roma – Milan sono stati accolti con una certa sorpresa mista a malumore, anche per il momento economico che stiamo attraversando, nel quale dominano rincari generalizzati, dal costo dei generi alimentari fino alle rate dei mutui variabili. Una fascia di prezzo tra i 60 e gli 85 Euro per settori di curva o distinti, quindi i popolari, vuol dire che per un singolo biglietto si deve spendere come per una cena più che decente in molte trattorie, anche del centro. Utilizziamo parametri comprensibili con immediatezza. Immaginiamo sempre la famigliola – prototipo di quattro persone, con due ragazzi e calcoliamo a occhio, pur contemplando qualche agevolazione, che tipo di spesa stiamo considerando. Qualcuno potrebbe sempre risponderci che andare allo stadio non rientra tra le prime necessità: ecco, questo è un ragionamento davvero populista, quasi un non ragionamento. È chiaro che chi non può permetterselo, rinuncia; così come sappiamo bene che gli acquirenti bene o male si troveranno sempre, in mezzo a due milioni di tifosi. Però la questione è proprio questa: perlomeno ogni tanto, al netto dei tanti abbonati che sono un merito della società, almeno ogni tanto dovrebbero poterci andare tutti. 

C’è poi un’altra questione, sempre esistita e preesistente ai Friedkin, a Pallotta, ai Sensi e via arretrando tra le varie proprietà della Roma: cosa offre l’Olimpico in termini di visione della partita dai vari settori, facilità di raggiungere l’impianto e di parcheggiare relativamente vicino e in sicurezza, magari senza essere “taglieggiati” dagli abusivi? Anche per questo serve un nuovo stadio, dove la gente forse troverebbe sempre alti certi prezzi, ma anche più giustificati. 

Paolo Marcacci